Chi è già andato in Svizzera per motivi di lavoro, personali o di passaggio, ha necessariamente dovuto attraversare la dogana ed eventualmente subire un controllo. La protezione delle frontiere in Svizzera è molto severa e ha lo scopo di proteggere l'economia interna, in modo tale per cui determinati prodotti importati risultino meno competitivi rispetto a quelli nazionali. Tuttavia, la produzione interna non è sufficiente, rendendo la Svizzera il primo importatore al mondo di prodotti alimentari. In Svizzera vengono inoltre importate molte materie prime (petrolio, gas), metalli preziosi (ORO) e prodotti medici. In ogni caso le esportazioni svizzere sono più alte delle importazioni. La Svizzera, pur non volendo far parte dell'Unione Europea, ha stipulati accordi di libero scambio sia con tutti i paesi europei, sia con molti paesi extra-europei ed oltreoceano. Lo scopo degli accordi di libero scambio è quello di favorire il commercio tra i paesi sottoscrittori, favorendo quindi sia l'importazione che l'esportazione. Le merci devono essere originarie di uno degli Stati contraenti per poter beneficiare di un trattamento di origine preferenziale, cioè evitare di pagare i dazi o pagare dazi agevolati. L’origine preferenziale deve essere attestata da un certificato di circolazione delle merci (EUR.1, EUR.MED, EUR.1 CN) oppure da una dichiarazione d’origine. NELLA PRATICA: I dazi e le eventuali accise sono sempre a carico del cliente, il prodotto da importare diventa più competitivo in base alla presenza di:
ESEMPIO- IMPORTAZIONE VINO MADE IN ITALY: Produttore Italiano di Vino Rosso rispetta tutte le normative e certificazioni richieste ed esporta in Svizzera; l'importatore Svizzero pagherà il 7,7% di IVA sul valore indicato in fattura e 1,08 CHF (circa 1EUR) di dazi al litro. COME FACCIO A SAPERE LA PERCENTUALE DELL'IVA E DEL DAZIO? E' vero che è un problema dell'importatore, ma è altresì vero che personalizzare l'offerta del proprio prodotto tenendo conto di quali saranno le spese aggiuntive del vostro cliente, è un surplus. Sul sito della Tares (Tariffe doganali in Svizzera), come nel documento a titolo esemplificativo sotto riportato, è possibile calcolare tutte le spese; in caso di dubbi è possibile contattare uno spedizioniere o direttamente la dogana. Dopodiché organizzate il trasporto e consegnate la merce! FONTE DATI: SECO - Segreteria di Stato dell'economia della Confederazione Svizzera
FONTE DATI: OCSE - Osservatorio economico FONTE DATI: Camera di Commercio di Torino FONTE DATI: AELS (detta anche EFTA o AELE) - Associazione Europea di libero scambio Carnet ATA - Convenzione di InstabulCredit photo: ICC Quatar La Convenzione sull'ammissione temporanea firmata a Istanbul il 26 giugno 1990 ha fornito un mezzo per riunire e semplificare i vari strumenti che disciplinano l'ammissione temporanea già esistenti a quel tempo. La Convenzione prevede la libera circolazione delle merci attraverso le frontiere e la loro ammissione temporanea in un territorio doganale con esenzione da dazi e tasse. Richiede inoltre alle parti contraenti di accettare il carnet ATA, detto anche Passaporto delle merci, un documento doganale internazionale che assicura, attraverso un sistema di garanzia internazionale, il pagamento di dazi e tasse in caso di vendita. Per cui, le merci che devono essere introdotte in un paese per determinati motivi specifici (un'esposizione, una dimostrazione commerciale, una missione umanitaria, ecc.) sono esenti da dazi doganali a condizione espressa che vengano riesportate entro 12 mesi. Questa è la cosiddetta procedura di ammissione temporanea. Con questo sistema la comunità imprenditoriale internazionale gode di una notevole semplificazione delle formalità doganali in quanto il carnet ATA funge anche da dichiarazione di merci in esportazione, transito e importazione. Il carnet ATA è oggi il documento più utilizzato dalla comunità imprenditoriale per le operazioni internazionali che prevedono l'ammissione temporanea di merci. Attualmente questa convenzione è stata sottoscritta da 71 stati, evidenziati in blu nell'immagine sovrastante Gli strumenti più importanti coperti dalla Convenzione di Istanbul oltre al carnet ATA (per le merci), prevede il carnet CPD (per i veicoli), anch'esso un documento standardizzato utilizzato dai servizi doganali per controllare le ammissioni temporanee. CURIOSITA': L'acronimo ATA è l'unione dei termini francesi e inglesi Admission Temporaire e Temporary Admission. FONTE: ADM -Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli
FONTE: WCO - World Customs Organization FONTE: EURO LEX - Regolamento (CEE) n. 2454/93 - Articolo 797 (capitolo 2) Importazione è una parola che spesso fa storcere il naso, affiancato a triangolazione, la diffidenza aumenta.
In realtà non c'è nulla né da temere, né particolari manuali da studiare. Triangolazione, come anticipa il nome, coinvolge tre soggetti. Importazione, è semplicemente il punto di vista dell'azienda; per un'azienda che importa, ce ne è almeno un'altra che esporta. Riguardo le tre aziende coinvolte abbiamo: a)Un'Azienda Promotrice, ossia l'azienda che ha venduto il prodotto all'Azienda finale (spesso può essere un'azienda solo commerciale o di brokeraggio o di trading, cioè che ci occupa solo di vendite) b)Un'Azienda Cedente, ossia l'azienda che detiene fisicamente il prodotto (spesso è anche la produttrice o assemblatrice) c)Un'Azienda/Cliente finale, ossia colei che ha comprato il prodotto dell'azienda cedente tramite l'azienda promotrice. Quando parliamo di Importazioni Triangolari Extra UE significa che delle tre aziende coinvolte, le prime due fanno parte dell'Unione Europea, (possono far parte dello stesso paese come possono far parte di due paesi diversi ma sempre UE) mentre il destinatario finale è un paese non appartenente all'Unione Europea, ad esempio Cina, India, Stati Uniti. Le importazioni (o esportazioni) Triangolari possono avere anche come soggetti tutti membri appartenenti all'Unione Europea. Allora perché il destinatario finale non compra direttamente dall'azienda cedente? I motivi possono essere molteplici:
Perché i prodotti vengono spediti direttamente dall'azienda cedente? Il trasporto delle merci ha sempre un costo, oltre al costo del trasporto avremmo i costi di un eventuale deposito per il tempo necessario alla nuova riorganizzazione del ritiro, i costi del personale addetto al carico/scarico, il rischio di eventuali danni da trasporto. Le merci vengono spedite direttamente al cliente finale per ragioni economiche e pratiche. FONTE DATI: Camera di Commercio di Torino "Operazioni di triangolazione" FONTE DATI: Lex -Direttiva 2006/112/CE |
Archivi
Maggio 2024
Categorie
Tutti
|