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Come esportare i tessuti italiani

20/2/2025

 
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LA GUIDA PRATICA PER FARE BUSINESS CON I GRANDI MARCHI
L'Italia è sinonimo di eccellenza nel mondo del tessile, infatti i nostri tessuti sono rinomati per la loro qualità, innovazione e tradizione, e per questo sono molto richiesti dai grandi marchi internazionali.
Ma ATTENZIONE: esportare non significa semplicemente vendere all’estero, serve una strategia ben precisa per conquistare i mercati internazionali.
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COSA RENDE UNICO IL TESSUTO ITALIANO
I tessuti italiani si distinguono per:
  • Qualità delle materie prime: utilizziamo fibre pregiate, come seta, lino e lana di alta qualità.
  • Innovazione e sostenibilità: sempre più aziende italiane investono in processi produttivi eco-friendly.
  • Tradizione artigianale: il nostro know-how manifatturiero è inimitabile.
  • Design e creatività: lo stile italiano è sempre un passo avanti.

Le tipologie di tessuti più richieste includono:
  • Lana e cashmere per l’alta moda.
  • Cotone e lino per l’abbigliamento estivo e casual.
  • Seta per abiti eleganti e raffinati.
  • Tessuti tecnici e innovativi, sempre più richiesti nel mondo dello sport e della moda funzionale.

DOVE E COME ESPORTARE I TESSUTI ITALIANI
Nel 2023, il mercato globale del tessile è stato dominato da esportatori come Cina ($261B), Bangladesh ($48.9B), Vietnam ($42.1B), Turchia ($38.6B) e India ($37.5B). Per fare concorrenza, le aziende italiane devono puntare su VALORE AGGIUNTO e STRATEGIA COMMERCIALE.

I maggiori importatori di tessuti sono Stati Uniti ($122B), Germania ($54B), Francia ($33.4B), Giappone ($32.4B) e Italia ($30B). Questo significa che le opportunità di business sono enormi, ma bisogna sapersi muovere.

LE REGOLE D’ORO PER AVERE SUCCESSO
  1. RISPONDERE SUBITO AI PREVENTIVI Il tempo è denaro. Chi non risponde rapidamente perde il cliente. I grandi brand lavorano con chi è affidabile e veloce.
  2. CAMPIONATURE DI QUALITÀ Mai spedire campioni a caso. Devono essere curati, ben presentati e rappresentare al meglio la qualità del prodotto.
  3. PREZZI GIUSTI E TRASPARENTI No ai prezzi gonfiati o poco chiari. I buyer internazionali cercano affidabilità e coerenza nei costi.
  4. SEGUIRE IL CLIENTE E TRATTARLO BENE Dopo il primo ordine, il lavoro non è finito! Bisogna mantenere il contatto, offrire supporto e mostrarsi sempre disponibili.
  5. ANDARE A TROVARE I CLIENTI Un’azienda che esporta DEVE viaggiare. Incontrare i buyer di persona rafforza i rapporti commerciali e crea fiducia.
  6. AVERE UN SITO INTERNET E MATERIALI INFORMATIVI DI ALTO LIVELLO Un sito web professionale, aggiornato e multilingua è ESSENZIALE. I materiali promozionali devono essere chiari, ben realizzati e tradotti perfettamente nella lingua del mercato target.
  7. PARTECIPARE ALLE FIERE INTERNAZIONALI Le fiere sono fondamentali per trovare nuovi clienti e consolidare quelli esistenti, alcune delle più importanti nel settore tessile sono:
  • Première Vision (Parigi)
  • Milano Unica (Milano)
  • Heimtextil (Francoforte)
  • Texworld (New York e Parigi)

SEI PRONTO AD ESPORTARE?
Hello Export è il partner giusto per aiutarti a portare il tuo business tessile all’estero, ti supportiamo con strategie concrete, contatti e tutta la consulenza necessaria per avere successo.

Scrivi a [email protected] e scopri come possiamo aiutarti a esportare i tuoi tessuti nel mondo!

DLI - Dichiarazione Libera Importazione Y824

12/2/2025

 
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Ora che hai compreso l’importanza della DLI - Dichiarazione di Libera Importazione nell'articolo precedente, è utile approfondire le varie voci presenti nel documento per assicurarti che sia compilato correttamente.

Le principali voci della Dichiarazione
  1. Y900 - Dichiarazione di Washington
    Attesta che la merce non è protetta dalla Convenzione di Washington (CITES), regolata dal Regolamento CE n. 338/97, che tutela le specie di fauna e flora selvatiche minacciate di estinzione. È fondamentale per evitare il commercio illegale di animali o piante protette.
  2. Y901 - Dual Use / Duplice Uso
    Indica che il prodotto non è soggetto alle restrizioni previste dal Regolamento CE n. 428/2009, relative a beni e tecnologie che possono essere utilizzati sia per scopi civili che militari. Questo aspetto è cruciale per evitare problematiche legate alla sicurezza internazionale e al commercio di tecnologia sensibile.
  3. Y902 - Dichiarazione per l’Ozono
    Garantisce che la merce non contiene sostanze dannose per l’ozono, come previsto dal Regolamento CE n. 1005/2009. Questo regolamento mira a ridurre l’uso di sostanze chimiche responsabili dell’assottigliamento dello strato di ozono.
  4. Y903 - Beni culturali
    Conferma che il bene non è un bene culturale soggetto alle restrizioni del Regolamento CE n. 116/09, che tutela il patrimonio storico e artistico, prevenendo l’esportazione illecita di opere d’arte.
  5. Y904-Y908 - Dichiarazione contro la tortura e la pena di morte
    Assicura che i prodotti importati non siano utilizzabili per la pena di morte, la tortura o trattamenti inumani, in base al Regolamento CE n. 1236/2005.
  6. Y915-Y917 - Sostanze chimiche pericolose
    Conferma che la merce non contiene sostanze chimiche pericolose regolamentate dal Regolamento CE 689/2008 per la tutela ambientale e della salute pubblica.
  7. Y920-Y921 - Restrizioni commerciali per alcuni paesi
    Garantisce che la merce non sia soggetta a restrizioni commerciali nei confronti di paesi come Iran, Corea del Nord, Zimbabwe, Sudan e Siria, conformemente alle sanzioni dell’UE.
  8. Y922 - Pellicce di cane e gatto
    Assicura che il prodotto non contenga pellicce di cane o gatto, vietate dal Regolamento CE n. 1523/2007 per motivi etici e di protezione degli animali.
  9. Y923 - Rifiuti
    Dichiarazione che la merce non è considerata rifiuto ai sensi del Regolamento CE n. 1013/2006, che disciplina il trasporto transfrontaliero di rifiuti.
  10. Y926 - Gas fluorurati ed effetto serra
    Conferma che il prodotto non contiene gas fluorurati, regolati dal Regolamento CE n. 842/2006 per ridurre le emissioni di gas serra.
  11. Y929 - Prodotti biologici
    Indica che la merce non è soggetta alle restrizioni sui prodotti biologici stabilite dal Regolamento CE n. 834/2007.
  12. Y942 - Specie esotiche invasive
    Garantisce che il prodotto non è vietato ai sensi del Regolamento UE 2016/1141.
  13. Y975 - Dispositivi di protezione
    Assicura che la merce non rientri tra i dispositivi di protezione regolamentati dal Regolamento UE 2020/402.
  14. Y113 - Restrizioni REACH
    Indica che la merce non è soggetta alle restrizioni del Regolamento CE n. 1907/2006 (REACH), che controlla le sostanze chimiche.
  15. Y824 - Materiali siderurgici russi
    Dichiarazione che il prodotto non è stato realizzato con materiali siderurgici di origine russa, in conformità alle sanzioni UE.
  16. Y160 - Controllo dell’importazione di gas fluorurati
    Garantisce che il prodotto non è soggetto alle restrizioni del Regolamento UE 2024/573.
  17. Y069 - Merci che non provengono dall’Iran
    Assicura che la merce non ha origine iraniana e non è soggetta a sanzioni commerciali.
  18. Y032 - Prodotti derivati dalla foca
    Dichiarazione che la merce non contiene derivati dalla foca, come previsto dal Regolamento UE n. 737/2010.
  19. Beni definiti come “Prodotti Finiti”
    Conferma che la merce non è soggetta a verifica radiometrica, secondo il DL 101/2020.
  20. Y935 - Dichiarazione situazione in Siria
    Garantisce che il prodotto non è soggetto alle restrizioni commerciali imposte dal Regolamento UE 1332/13.

Conclusione: Compilare correttamente la Dichiarazione di Libera Importazione è obbligatorio per garantire il rispetto delle normative e semplificare le operazioni di import/export. Per supportarti al meglio, puoi scaricare qui un modello in word da personalizzare in base alle tue esigenze.

Se hai dubbi sulla corretta compilazione o vuoi assicurarti che il tuo documento sia conforme alle normative aggiornate, contatta [email protected].

DLI - Dichiarazione di Libera Importazione 2025

12/2/2025

 
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Se operi nel settore dell’import/export, avrai sicuramente sentito parlare della Dichiarazione di Libera Importazione. Questo documento è obbligatorio e necessario per attestare che le merci importate non sono soggette a particolari restrizioni normative, garantendo così una maggiore fluidità nelle operazioni doganali.

Cos’è la Dichiarazione di Libera Importazione?
La Dichiarazione di Libera Importazione attesta che i prodotti descritti non rientrano in specifiche categorie di merci soggette a restrizioni o regolamentazioni particolari. In altre parole, con questo documento si conferma che la merce non è vincolata a licenze di esportazione e non viola alcuna normativa internazionale.

Quando è necessaria?
La Dichiarazione di Libera Importazione è obbligatoria in tutte le operazioni commerciali internazionali non UE, specialmente quando si importano beni che potrebbero essere soggetti a regolamenti ambientali, sanitari o di sicurezza.

I vantaggi della dichiarazione:
  • Semplifica le operazioni doganali: fornire questa dichiarazione aiuta a evitare blocchi o ritardi in dogana
  • ​Dimostra la conformità normativa: è un documento essenziale per attestare il rispetto delle regolamentazioni vigenti.
  • Riduce il rischio di sanzioni: dichiarare correttamente che la merce non è soggetta a restrizioni aiuta a prevenire multe o problemi legali.

Per facilitare il tuo lavoro, puoi scaricare un fac-simile della Dichiarazione di Libera Importazione 2025 e adattarlo alle tue esigenze.

Se hai ancora dei dubbi, scrivi a [email protected].

(Fonti: Regolamenti UE, Agenzie Doganali Internazionali)

Ps. Se vuoi un approfondimento sulle voci come Y824, 
Y923 e Y935 leggi il seguente articolo.

DLE - Dichiarazione Libera Esportazione 2025

1/2/2025

 
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Dichiarazione di Libera Esportazione: tutto quello che devi sapere per esportare Extra UE!
Esportare fuori dall'Unione Europea? Attenzione ai documenti!
Per evitare blocchi doganali e garantire una spedizione fluida, è fondamentale compilare correttamente la Dichiarazione di Libera Esportazione (DLE). Ecco tutto quello che devi sapere per non farti cogliere impreparato.

Cos’è la Dichiarazione di Libera Esportazione?
La DLE è un documento obbligatorio che attesta che la merce spedita non è soggetta a restrizioni all'esportazione, deve essere compilata e sottoscritta dall’esportatore per ogni spedizione destinata ai Paesi Extra UE.

Novità Importanti
Per agevolare lo sdoganamento, è ora disponibile una nuova versione della DLE con:
  • Dichiarazione relativa ai gas fluorurati ad effetto serra (certificato Y160).
  • Certificati Y227 e Y230 per il divieto di riesportazione in Russia e Bielorussia.
  • Maggiore accuratezza nelle informazioni richieste per conformarsi alle normative vigenti.
Pro tip: Assicurati di scaricare e utilizzare sempre l’ultima versione della Dichiarazione per evitare errori e ritardi in dogana!

La Fattura: un documento essenziale
Ogni esportazione deve essere accompagnata da una fattura, che può essere:
  • Commerciale → per merci destinate alla vendita.
  • Pro forma → per beni non commerciali (campioni, donazioni, regali, ecc.).
Compilare correttamente tutti i campi – mittente, destinatario, valore e descrizione della merce – è cruciale per evitare problemi con la dogana.

Perché questa dichiarazione è così importante?
Evita ritardi nello sdoganamento, garantisce la conformità con le regolamentazioni internazionali e protegge da sanzioni e blocchi alle frontiere.

Vuoi esportare senza stress? Assicurati di avere tutti i documenti in regola!
Richiedi subito l'ultima versione della Dichiarazione di Libera Esportazione al tuo spedizioniere o scrivimi a [email protected] e spedisci con tranquillità.
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(Fonti: Regolamenti UE, Agenzie Doganali Internazionali)

Esportare in Messico - Novità doganali 2025

1/2/2025

 
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Messico 2025: nuove regole per esportare senza intoppi!
Dal 1° gennaio 2025, il governo messicano ha introdotto nuove normative per lo sdoganamento delle spedizioni di basso valore (SAT Regulations – 2025 General Foreign Trade Rules).
Questi cambiamenti hanno un impatto significativo sugli esportatori, quindi vediamo insieme le novità principali!

Cosa cambia?
  1. Informazioni obbligatorie per tutte le spedizioni
    • Ora è necessario fornire l'identificativo fiscale del destinatario/importatore (Tax ID/RFC, Personal ID/CURP o, per gli stranieri, Foreign Tax ID/Personal ID).
    • L’indirizzo email e il numero di telefono del destinatario sono obbligatori per tutte le spedizioni, indipendentemente dal valore.
  2. Nuove soglie di valore e obblighi per gli importatori
    • Fino a US$1.000: è sufficiente la procedura semplificata.
    • Oltre US$1.000: il destinatario/importatore deve essere registrato presso la Dogana tramite il "Padron de Importador", che richiede l’intervento di un broker doganale.
    • Eliminazione della procedura semplificata per spedizioni tra US$2.500 e US$5.000: ora devono seguire il processo formale.
  3. Nuova aliquota fiscale globale
    • Tutte le spedizioni con un valore fino a US$2.500 saranno soggette a una tassa globale del 19%, che include IVA e dazi.
  4. Attenzione alle merci soggette a dazi antidumping e compensativi (AD/CVD)
    • Alcuni prodotti, come le calzature di origine cinese, richiedono sempre uno sdoganamento formale, indipendentemente dal valore della spedizione.
    • La lista completa delle merci soggette a dazi speciali è disponibile nei documenti governativi ufficiali.

Come evitare problemi doganali?
Se vuoi che la tua merce arrivi senza intoppi:
  • Fornisci documenti chiari e completi, inclusa la descrizione dettagliata della merce. Le descrizioni generiche non saranno accettate!
  • Assicurati che il destinatario sia registrato se la spedizione supera i US$1.000.
  • Verifica se il tuo prodotto è soggetto a restrizioni o dazi speciali.

Perché queste novità sono un’opportunità?
Questi cambiamenti impongono più regole, ma permettono anche una maggiore trasparenza e prevedibilità nei processi doganali.
​Se esporti prodotti come cosmetici o altri beni di consumo, ora hai linee guida più chiare per operare senza rischi di ritardi o blocchi.

Se vuoi saperne di più e ridurre al minimo i rischi di problemi doganali, contattaci subito!
Scrivi a [email protected]
(Fonti: SAT, Governo Messicano)

Esportare in Argentina - Novità doganali 2025

1/2/2025

 
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Argentina 2025: nuove regole per esportare senza intoppi!
Dal 3 dicembre 2024, l'Autorità Doganale Argentina (ARCA) ha introdotto importanti aggiornamenti sulle procedure di importazione, per chi esporta verso questo mercato, ci sono ottime notizie: più flessibilità e meno burocrazia per le spedizioni di basso valore!

Cosa cambia?
  1. Soglia aumentata per le spedizioni informali
    • Il valore massimo delle spedizioni gestite con procedura semplificata passa da US$1.000 a US$3.000 (FOB).
    • Si applica sia alle spedizioni commerciali (Regime Semplificato) che a quelle non commerciali (Small Shipment).
  2. Regole per il "Small Shipment"
    • Ogni spedizione può contenere massimo 3 articoli della stessa tipologia.
    • Ogni importatore privato può ricevere fino a 5 spedizioni all'anno.
    • Limite di peso: 50kg per collo, senza considerare il peso totale della spedizione.
  3. Franchigia doganale per piccoli invii
    • Fino a US$400: esenti da dazi di importazione e dalla tassa statistica doganale, ma soggetti a IVA (0%, 10,5% o 21% a seconda del codice HS).
    • Tra US$400,01 e US$3.000: dazi applicati solo sull'importo eccedente i US$400, oltre all'IVA.
    • Esempio pratico: per una spedizione del valore di US$1.200, il dazio verrà calcolato solo su US$800 (1.200 - 400).
  4. Addio al regime MSMEs
    • Con la nuova soglia a US$3.000, non è più necessario un regime speciale per le Micro, Piccole e Medie Imprese.

Come evitare ritardi doganali?
Se vuoi che la tua merce arrivi senza intoppi:
  • Fornisci documenti chiari e completi, inclusa la Fattura Commerciale con il Tax ID dell'importatore e la descrizione precisa della merce.
  • Utilizza strumenti digitali per una classificazione corretta e veloce.
  • Prepara l'importatore in Argentina: potrebbe dover fornire documentazione aggiuntiva in caso di controlli.
Perché queste novità sono un'opportunità?Le nuove regole facilitano l'importazione di una gamma più ampia di prodotti e semplificano l'accesso al mercato argentino.
Se esporti cosmetici o altri beni, hai più margine per operare in modo snello ed efficace.

Se vuoi saperne di più e ridurre al minimo i rischi di blocchi in dogana, contattaci subito!
Scrivi a [email protected]
(Fonti: ARCA, Governo Argentino)

Come esportare vini Italiani in Polonia

1/2/2025

 
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IL TUO VINO PUÒ CONQUISTARE IL MONDO (SE SAI COME FARLO)
Se produci vino in Italia, hai tra le mani qualcosa di unico, un prodotto che racconta storia, tradizione, territorio,ma la vera domanda è: quanto lontano vuoi portarlo?
Perché il vino italiano non è solo per il mercato locale, il mondo lo cerca, lo desidera, ma sta a te farglielo trovare nel modo giusto.
Esportare vino non è solo una questione di spedizioni e documenti doganali,è cultura, è marketing, è comprensione del mercato in cui vuoi entrare.
Pensaci: il tuo Sangiovese non sarà percepito allo stesso modo in Toscana e a Varsavia.
Il tuo Prosecco non avrà lo stesso impatto su un tavolo italiano e in un elegante rooftop di Cracovia.
Per questo, non basta avere un buon prodotto: devi sapere come presentarlo, come raccontarlo e, soprattutto, come venderlo.

PERCHÉ LA POLONIA PUÒ ESSERE LA TUA PROSSIMA GRANDE OPPORTUNITÀ
La Polonia non è più solo un mercato emergente, è una realtà consolidata con una classe media in crescita e una domanda sempre più sofisticata, qui il vino italiano non è solo apprezzato, è considerato un simbolo di qualità e lifestyle.
Ma attenzione: essere italiani non basta più,serve strategia:
  • Conoscere il consumatore polacco: cosa cerca, cosa apprezza, quanto è disposto a spendere.
  • Capire la distribuzione: GDO o ristorazione di alto livello? Vendere direttamente o affidarsi a un importatore?
  • Gestire le accise, l’IVA e la logistica: perché fare errori burocratici può costarti caro.
E poi c’è il punto chiave: la degustazione, non aspettarti che il tuo vino venga capito e apprezzato solo perché “Made in Italy”, devi essere tu a raccontarlo, a farlo assaggiare, a creare quell’esperienza che trasforma un potenziale cliente in un ambasciatore del tuo brand.

SEI PRONTO A ESPORTARE SUL SERIO?
Non serve improvvisare,serve metodo, conoscenza e una strategia chiara.
Per questo ho creato un ebook pratico e concreto che ti guiderà passo dopo passo nell’esportazione del vino italiano in Polonia, dalle normative alla logistica, dai suggerimenti culturali alle migliori strategie di vendita. 
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