L’italia è il principale produttore di vino al mondo, un settore che non risente delle crisi economiche: se si riduce la domanda interna cresce quella a livello mondiale, che richiede sempre più prodotti di qualità e variegati.
Il vino infatti non risente dell’appiattimento e normalizzazione del gusto a livello mondiale, come invece ha fatto spesso la globalizzazione per altri prodotti. Molti vini italiani di eccellenza non sono neppure conosciuti all'estero, mentre invece potrebbero essere apprezzati tantissimo proprio per la loro diversità e per il loro posizionamento di nicchia. E’ quindi importante sapere che cosa e come esportare: il numero di “nuovi ricchi” è destinato a crescere vertiginosamente nei prossimi anni! Una grande opportunità per il vino italiano da non perdere! Quindi un grande prodotto, apprezzato e riconosciuto all'estero, con un enorme potenziale bacino di consumatori a livello mondo che richiede però le giuste conoscenze commerciali e logistiche. Se si guardano i pesi commerciali dell’export di vino italiano nel mondo (dati 2019) è evidente che il mercato è molto lontano dall'essere saturo, anzi! Nel grafico sono evidenziati i principali paesi di destinazione dell'esportazione del vino italiano: nei primi dieci posti troviamo Stati Uniti seguiti da Germania, Regno Unito e Svizzera, ritorniamo oltreoceano in Canada e in Giappone, e poi abbiamo Francia, Svezia, Olanda e Danimarca. Il nostro vino arriva dappertutto e per incrementarne l'esportazione è necessario migliorare ulteriormente le nostre competenze logistiche e burocratiche (certificati da fornire) assieme alla conoscenza nei numerosi trattati tra i vari paesi. TIPS: Esportare vino in Stati Uniti e Canada Tenere conto dei costi doganali che rischiano si aumentare a seguito delle nuove politiche commerciali di Trump Tenere conto della procedura del Marchio INE (per le esportazioni di vino in Canada e Messico) Esportare vino in Russia E' richiesta una dichiarazione di conformità EAC che attesti il rispetto degli standard alimentari richiesti dal paese. Devono essere applicate delle etichette con tutte le indicazioni specifiche del prodotto assieme alle avvertenze per i consumatori relativamente ai danni causati di un eccessivo consumo di prodotto. La stessa etichetta deve essere esibita in dogana. Esportare vino in Svizzera La Svizzera non fa parte dell'Unione Europea ma è membro dell'EFTA (European Fair Trade Association) assieme a Austria, Belgio, Francia, Germania, Gran Bretagna, Italia, Paesi Bassi e Spagna. Questo significa che producendo un documento chiamato EUR1 e le relative conformità del prodotto, l'importare svizzero è tenuto a pagare l'iva svizzera, ma non dovendo pagare dazi extra, il vino italiano, oltre ad essere buono, diventa più competitivo. FONTI DATI: Elaborazioni su dati Intracen/Eurostat 2020 Nel grafico le percentuali indicano il peso commerciale delle esportazioni italiane
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Maggio 2024
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