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I metodi di pagamento internazionali: guida pratica per vendere (e comprare) all’estero in sicurezza

6/6/2025

 
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Quando si parla di export o import, uno dei temi più delicati è il pagamento.
Vendere un prodotto all’estero è una conquista, ed essere pagati in modo puntuale e sicuro è la vera vittoria.
Esistono diversi strumenti per gestire i pagamenti internazionali, ognuno con vantaggi, rischi e gradi di sicurezza diversi.
Conoscerli ti permette di tutelarti, negoziare meglio e chiudere trattative senza brutte sorprese.

I principali metodi di pagamento internazionali
1. Pagamento anticipato (Advance Payment)
Massima sicurezza per il venditore, rischio alto per il compratore.
Il cliente estero paga prima della spedizione. È molto usato quando:
  • il rapporto è nuovo
  • l’importo è basso
  • il fornitore ha maggiore potere contrattuale
✔️ Pro: sicuro e semplice per chi esporta
❗ Contro: può rallentare o scoraggiare l’ordine

2. Bonifico bancario (Bank Transfer / T/T – Telegraphic Transfer)
Il più diffuso, soprattutto per relazioni consolidate.
Il pagamento avviene prima o dopo la consegna, in base agli accordi (es. 30% all’ordine, 70% prima della spedizione).
✔️ Pro: flessibile, economico, tracciabile
❗ Contro: richiede fiducia reciproca

3. Lettera di credito (Letter of Credit – L/C)
È uno strumento bancario che garantisce il pagamento al fornitore, se le condizioni previste nel contratto sono rispettate (es. consegna della merce, documenti doganali, ecc.).
✔️ Pro: protegge entrambe le parti, ideale per operazioni complesse o nuovi partner
❗ Contro: costi bancari alti, procedure lunghe e burocratiche

4. Incasso documentario (Documentary Collection – D/P o D/A)
La banca del venditore invia i documenti alla banca del compratore e rilascia la merce solo a pagamento effettuato (D/P) o accettazione della scadenza (D/A).
✔️ Pro: più sicuro di un bonifico semplice, meno costoso di una L/C
❗ Contro: meno tutelante in caso di mancato ritiro o pagamento

5. Pagamento posticipato (Open Account)
Il fornitore spedisce la merce e il cliente paga dopo 30, 60 o 90 giorni.
✔️ Pro: molto competitivo per l’acquirente
❗ Contro: rischio elevato per il venditore, usato solo con clienti affidabili

6. PayPal, Stripe, carte di credito
Usati per e-commerce, piccoli importatori o test di mercato.
Comodi ma con commissioni elevate e tutele limitate.
✔️ Pro: rapidità, accessibilità, adatti a transazioni B2C
❗ Contro: limiti di importo e gestione reclami meno strutturata

Quale metodo scegliere?
Dipende da:
  • livello di fiducia tra le parti
  • valore della fornitura
  • paese di destinazione e rischio politico
  • frequenza degli ordini
  • capacità finanziaria delle aziende coinvolte
Il consiglio: inizia tutelandoti (es. L/C, acconto), poi valuta aperture graduali man mano che il rapporto commerciale si consolida.

Conclusione
Saper gestire i metodi di pagamento internazionali non è solo un tema amministrativo.
È una leva di negoziazione, una forma di tutela e uno strumento di competitività.

📩 Vuoi impostare correttamente i tuoi contratti export/import e scegliere il metodo di pagamento più adatto al tuo caso?

Scrivici a [email protected]
Con il nostro Progetto Export o Progetto Import, ti aiutiamo a strutturare le vendite estere anche dal punto di vista finanziario, con sicurezza e professionalità.

Perché investire in un TEM - Temporary Export Manager

6/6/2025

 
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​Molte aziende aspettano “il momento giusto” per iniziare a esportare.
Ma il momento giusto non arriva mai da solo.
E proprio nei momenti di difficoltà, saturazione del mercato interno o rallentamento della domanda, è il momento perfetto per guardare fuori dai confini e ripartire con una visione più ampia.

Perché investire in un TEM o DTEM adesso
Un Temporary Export Manager (TEM) o Digital TEM (DTEM) non è un consulente generico, è un professionista operativo che ti affianca per trovare mercati nuovi, contatti veri e opportunità di crescita all’estero.

Proprio come accade nella pubblicità nei tempi di crisi, anche nell’export vale questa logica:
“Nei momenti buoni si vorrebbe investire. Nei momenti difficili si dovrebbe farlo.”

Il TEM ti serve se:
  • il mercato italiano è stagnante
  • hai margini bassi ma un prodotto valido
  • vuoi aumentare vendite senza assumere figure interne
  • non sai da dove iniziare a vendere all’estero
  • hai provato fiere o contatti senza struttura e non hanno funzionato

Cosa fa un TEM/DTEM in pratica
  • analizza il tuo potenziale export
  • individua i mercati più adatti (non i più alla moda)
  • prepara listini, documenti, materiali multilingua
  • cerca clienti, buyer, importatori o distributori
  • struttura la tua presenza online per l’estero (LinkedIn, sito, B2B marketplace, ecc.)
  • ti aiuta a vendere, non solo a “comunicare”

È un investimento, non un costo
Un TEM non è un dipendente a tempo indeterminato, non è un agente a provvigione.
È una figura temporanea ma concreta, che lavora con obiettivi e risultati misurabili.
E spesso, se ben impostato, il progetto si ripaga con i primi 1 o 2 ordini chiusi.
Inoltre, in molte regioni italiane ci sono voucher e bandi che coprono parte del costo.

Conclusione
Aspettare che “riparta il mercato” è una scelta passiva.
Investire in un progetto export con un TEM o DTEM, invece, è una scelta attiva, strategica, e soprattutto concreta.
Perché i clienti che cerchi potrebbero trovarsi a soli due paesi di distanza.

📩 Vuoi partire? Scrivici a [email protected]
Con il nostro Progetto Export ti affianchiamo con veri professionisti operativi, pronti a portarti fuori dai confini, senza perdere tempo né soldi.

Promozioni e incentivi nell’export e nel digital export

6/6/2025

 
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​Quando si parla di export, spesso si pensa solo a dogane, documenti e listini, ma nel commercio internazionale — proprio come in quello interno — le leve promozionali funzionano eccome.
Soprattutto se vuoi distinguerti online, attirare buyer o importatori e incentivare il primo ordine.

Incentivi, ma con intelligenza: perché funzionano
Regali, bonus, extra prodotto, trasporto incluso, omaggi a campione... sono tutti strumenti che servono per:
  • rompere il ghiaccio con nuovi buyer
  • incentivare l’acquisto di test o piccoli lotti
  • stimolare la fiducia in chi non ti conosce
  • aumentare il valore percepito
  • posizionarti come “generoso ma professionale”

Nel digital export, dove il cliente non può vederti né toccare il prodotto, l’incentivo giusto può diventare il primo passo per ottenere un ordine vero.

Esempi pratici di promozioni utili nell’export
  • spedizione gratuita del primo ordine sopra i 500 €
  • etichettatura personalizzata in omaggio per chi acquista 2 pallet
  • campionatura gratuita per distributori selezionati
  • “buy 4, get 1 free” su referenze in fase di lancio
  • supporto grafico gratuito per il packaging locale
  • garanzia estesa o assistenza tecnica prioritaria
Attenzione: il concetto di “gratis” non è sinonimo di svalutazione, ma di valore aggiunto, se comunicato bene.

Strategia push o pull? Nell’export servono entrambe
Nel marketing si distinguono due tipi di incentivi:
  • pull: pensati per attrarre il cliente finale o l’importatore (es. promozioni pubblicitarie, offerte online, campioni gratuiti)
  • push: pensati per motivare il distributore o il rivenditore (es. sconti quantità, premi al raggiungimento target, visibilità in vetrina)
Nel digital export puoi combinare entrambi:
✔️ Ads sponsorizzate su LinkedIn o Google per attrarre buyer → pull
✔️ Materiale esclusivo o extra condizioni a un partner locale → push

Quando l’incentivo funziona davvero
Un incentivo ha senso se:
  • è temporaneo o limitato
  • è legato a un’azione chiara (es. primo ordine, referral, test prodotto)
  • rafforza la tua proposta, non la svende
  • crea occasione per una trattativa più ampia
  • è sostenibile in termini logistici e margine
​
Conclusione
Esportare non significa solo essere tecnici, precisi e regolamentati.
Significa anche sapere vendere.
E vendere vuol dire dare qualcosa in più, per farsi scegliere, ricordare e riordinare.

📩 Vuoi impostare una strategia export o digital export con una leva promozionale efficace?
Scrivici a [email protected]

Con il nostro Progetto Export costruiamo insieme un piano serio, operativo e sostenibile — anche a partire da un piccolo incentivo che fa una grande differenza.

Come scrivere proposte commerciali efficaci per l’estero            Guida pratica per PMI 2025

6/6/2025

 
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Se hai un buon prodotto ma i tuoi preventivi all’estero non si trasformano in ordini, il problema potrebbe non essere il prezzo.
Spesso è la proposta commerciale che non comunica abbastanza valore, non parla il linguaggio del cliente o non tiene conto delle sue motivazioni d’acquisto.
​
Nel commercio internazionale, dove la concorrenza è ampia e i margini più stretti, saper scrivere una proposta commerciale efficace può fare la differenza tra un affare perso e un nuovo cliente acquisito.

Cosa deve fare una proposta commerciale per funzionare
Una buona proposta commerciale per l’estero deve:
  • coinvolgere il cliente, non essere un documento freddo e impersonale
  • differenziarsi dalla concorrenza, in modo chiaro ma concreto
  • valorizzare i punti forti dell’offerta, senza sembrare autoreferenziale
  • trasmettere professionalità, affidabilità e attenzione ai dettagli
  • rispondere a un bisogno specifico del cliente, non essere un copia-incolla

Come costruire valore (senza vendere solo sul prezzo)
Un errore comune è puntare tutto sul prezzo, ma nel B2B internazionale, il vero vantaggio competitivo si costruisce attorno alla percezione di valore.

Valore significa:
  • qualità percepita del prodotto
  • durata, facilità di utilizzo o installazione
  • supporto tecnico, servizio clienti, affidabilità
  • attenzione all’ambiente o alla certificazione
  • packaging e documentazione pronti per l’importazione

Strategie per migliorare le tue proposte export
1. Individua le vere esigenze del cliente
Prima di scrivere un’offerta, chiediti cosa davvero conta per quel cliente: tempi di consegna? personalizzazione? tracciabilità?
Poi evidenzia proprio quello nella tua proposta.

2. Scrivi come se stessi parlando a lui
Evita frasi standard tipo “alleghiamo la nostra miglior offerta” e scrivi invece:
“Come richiesto, le proponiamo un’offerta adatta alla distribuzione nel suo canale horeca in Spagna, con etichettatura in lingua e tempi di consegna entro 10 gg DAP Madrid.”

3. Valorizza, non giustificare
Non dire “il prezzo è più alto perché siamo più piccoli” ma:
“Il nostro prodotto ha un costo superiore alla media, ma consente un risparmio logistico grazie al suo packaging ottimizzato e pronto per la vendita.”

4. Usa uno schema chiaro
Dividi la proposta in sezioni leggibili:
  • descrizione prodotto/servizio
  • vantaggi per il cliente
  • prezzi e condizioni
  • tempistiche
  • modalità di pagamento
  • incoterms e logistica
  • contatti e azione finale (es. “attendiamo conferma per procedere”)

Bonus: le motivazioni di acquisto più forti nei clienti esteri
Le principali leve d’acquisto internazionali sono:
  • risparmio o semplificazione
  • sicurezza e affidabilità
  • prestigio, design, status (soprattutto per prodotti consumer)
  • supporto tecnico o post vendita
  • rispetto delle normative locali
  • trasparenza e chiarezza nella comunicazione

Più le tue proposte toccano una di queste leve, più aumentano le probabilità di chiusura.

Conclusione
Una proposta commerciale ben scritta non è solo un preventivo: è il primo strumento di vendita concreta nel processo export.

È la tua voce all’estero, il biglietto da visita operativo che può aprire la porta a nuovi mercati.
📩 Hai bisogno di migliorare le tue proposte commerciali per l’estero o strutturare un modello efficace?
Scrivici a [email protected]
​

Con il nostro Progetto Export ti aiutiamo a scrivere proposte commerciali vincenti, tecniche, convincenti e coerenti con i mercati internazionali.

Bandi TEM Invitalia per l'Internazionalizzazione d'Impresa

5/4/2025

 
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Espandere il proprio business all’estero richiede strategia, visione e spesso… anche risorse. Per questo, Hello Export è pronta ad affiancare le aziende interessate a cogliere le grandi opportunità offerte dai bandi TEM (Temporary Export Manager) promossi da Invitalia.

Cosa sono i bandi TEM di Invitalia?
I bandi Voucher per l’internazionalizzazione gestiti da Invitalia, l’Agenzia nazionale per lo sviluppo, sono strumenti di finanziamento a fondo perduto dedicati alle PMI italiane che vogliono avviare o rafforzare il proprio processo di internazionalizzazione.
Questi bandi permettono alle imprese di avvalersi del supporto di un Temporary Export Manager qualificato, senza sostenere interamente i costi.

Ogni quanto vengono pubblicati?
I bandi non hanno cadenza fissa, ma storicamente vengono attivati ogni tre anni circa. Proprio per questo motivo è fondamentale prepararsi per tempo e farsi trovare pronti al momento dell’apertura delle candidature.

Cosa finanziano?
I voucher finanziano progetti di internazionalizzazione personalizzati, inclusi:
  • Inserimento di un TEM o Digital TEM in azienda
  • Analisi dei mercati esteri
  • Ricerca di nuovi clienti, distributori o partner
  • Promozione del brand sui mercati target
  • Sviluppo di strategie digitali per l’export

A chi sono rivolti?
A tutte le micro, piccole e medie imprese (PMI) italiane, regolarmente costituite, che vogliono iniziare o potenziare la propria presenza sui mercati internazionali.

Perché partecipare?
  • Per accedere a fondi a fondo perduto dedicati all’export
  • Per farsi affiancare da professionisti certificati
  • Per aumentare la competitività all’estero con un investimento minimo
  • Per strutturare un piano di espansione internazionale sostenibile

Cosa può fare Hello Export per te
Hello Export segue da anni i bandi TEM e può:
  • Verificare i requisiti di accesso della tua impresa
  • Costruire un progetto su misura da candidare al bando
  • Segnalarti in tempo reale l’apertura dei bandi
  • Affiancarti nel monitoraggio e nella rendicontazione del progetto

📩 Se pensi di avere i requisiti o vuoi essere tra i primi a sapere quando uscirà il prossimo bando TEM, contattaci subito: [email protected]
​

Hello Export è il tuo partner per trasformare i fondi pubblici in opportunità reali di crescita internazionale.

TEM - Temporary Export Manager vs. Agente di commercio

6/3/2025

 
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Differenze e vantaggi - Quale scegliere?

Quando un'azienda decide di esportare i propri prodotti o servizi, spesso si trova a dover scegliere tra due figure professionali fondamentali: il Temporary Export Manager (TEM) e l’Agente di commercio.
Scopriamo assieme quali sono le differenze e qual'è la soluzione più adatta alla tua attività?

Il ruolo del TEM e dell'Agente, due approcci diversi
L’Agente di commercio è un intermediario che rappresenta i tuoi prodotti in un mercato estero, raccoglie gli ordini e li trasmette all'azienda. Non si occupa di strategie, né di aspetti logistici o burocratici. I clienti che porta rimangono sotto il suo controllo, il che significa che, se un giorno decidesse di smettere di collaborare con te, i clienti potrebbero seguirlo verso un altro fornitore.
Il TEM è invece un professionista che lavora su misura per la tua azienda. Non solo individua nuovi clienti, ma crea un progetto strategico di internazionalizzazione che include analisi di mercato, gestione logistica, assistenza doganale e documentale, ricerca di distributori, ricerca di agenti esteri, segnalazioni bandi TEM e supporto post-vendita.I clienti acquisiti rimangono sempre all’azienda, garantendo una crescita stabile e duratura.

Costi e remunerazione: provvigione o investimento strategico?
  • L’Agente viene pagato a provvigione su ogni ordine raccolto. Non ci sono costi fissi, ma la percentuale sulle vendite è generalmente più alta (dal 5% al 15% o più, a seconda del settore e delle condizioni contrattuali). Non avendo un ruolo strategico, il suo obiettivo principale è vendere, non sviluppare il mercato per te.
  • Il TEM viene remunerato con un compenso fisso per il progetto personalizzato + una provvigione più bassa sugli ordini (dal 2% al 7%). Il vantaggio è che, oltre alla vendita, ti offre un supporto strategico e operativo completo. Investire in un TEM significa pensare al lungo termine, creando un canale export solido e indipendente dall’intermediazione di terzi.

Cosa fa il TEM che l’agente non fa?
Studio dei mercati esteri: il TEM analizza i paesi più adatti ai tuoi prodotti, individua le migliori opportunità e sviluppa un piano d’azione per entrare con successo nei mercati target.
Strategia personalizzata: costruisce un percorso su misura, adattando l’approccio di vendita alle esigenze specifiche della tua azienda.
Gestione operativa completa: segue la logistica, i trasporti, i corrieri internazionali, la documentazione doganale e tutto ciò che riguarda l’export, mentre l’agente si limita a raccogliere ordini.
Assistenza post-vendita: il TEM aiuta la tua azienda a gestire eventuali problematiche con i clienti esteri, aumentando la fidelizzazione e riducendo il rischio di perdite commerciali.
Indipendenza dai singoli intermediari: con un TEM, i contatti e i clienti restano di tua proprietà, mentre con un agente i clienti potrebbero essere vincolati a lui.
Diversificazione dei canali di vendita: il TEM può affiancarti non solo nella vendita diretta, ma anche nella ricerca di distributori, partner locali o nella creazione di una rete di vendita strutturata.

È bene precisare che per personalizzata si intende davvero personalizzata
Anche se ad esempio, 10 aziende operano nello stesso settore, avranno sempre punti di forza e debolezza diversi. Questo significa che la stessa strategia e lo stesso portfolio clienti che hanno funzionato per un’azienda difficilmente funzioneranno per un’altra.
Ecco perché è importante sviluppare un lavoro su misura, studiando attentamente le esigenze dell’azienda e costruendo un percorso specifico per il suo successo.
Non esiste un progetto riciclabile: ogni impresa merita una strategia dedicata.

Esempi concreti
Esempio 1 – L’azienda che si affida a un agente: un produttore italiano di componenti industriali decide di esportare in Germania. Trova un agente locale che inizia a vendere i suoi prodotti a diversi clienti. Tuttavia, dopo 3 anni l’agente cambia fornitore e porta via tutti i clienti. L’azienda si ritrova senza una rete di vendita e deve ricominciare da zero.
Esempio 2 – L’azienda che sceglie un TEM: una PMI italiana del settore metallurgico vuole espandersi in Francia, Svizzera e Spagna. Il TEM analizza il mercato, identifica i clienti potenziali, sviluppa una rete distributiva e si occupa della logistica e delle pratiche doganali. Dopo 3 anni, l’azienda ha un canale export autonomo, con clienti consolidati e processi ben definiti.

Qual è la scelta giusta per la tua azienda?
Se il tuo obiettivo è fare ordini immediati senza un piano strutturato, un agente potrebbe essere una soluzione semplice e senza costi fissi, se invece vuoi creare un export solido, scalabile e indipendente, investire in un TEM è la scelta più lungimirante.
​
📩 Vuoi internazionalizzarti con una strategia personalizzata?
Contattaci per scoprire come un TEM può fare la differenza per la tua azienda: [email protected] 🚀

D-TEM Digital Temporary Export Manager

17/10/2024

 
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D-TEM Digital Temporary Export Manager


Il Digital Temporary Export Manager (Digital TEM) è un professionista specializzato nell'internazionalizzazione digitale, che combina le competenze tradizionali di un Export Manager con una profonda conoscenza delle tecnologie digitali, degli strumenti di marketing online e delle piattaforme di e-commerce. Questa figura è particolarmente utile per le aziende che desiderano espandersi sui mercati internazionali sfruttando il canale digitale, vendendo online e promuovendo i propri prodotti attraverso strumenti digitali.

Cosa fa il Digital Temporary Export Manager?Il Digital TEM svolge un insieme di attività mirate a favorire l’espansione internazionale di un’azienda utilizzando il canale digitale. Tra le sue principali mansioni ci sono:
  1. Analisi del mercato digitale internazionale: Valuta le opportunità online nei vari mercati esteri, analizzando il comportamento dei consumatori, le piattaforme di e-commerce locali, i canali di comunicazione più efficaci e le normative digitali.
  2. Sviluppo di una strategia di internazionalizzazione digitale: Pianifica come l’azienda può espandere le sue attività online nei mercati esteri, definendo strategie per l'e-commerce, il digital marketing (SEO, SEM, social media), e le piattaforme digitali più adatte per raggiungere i clienti target.
  3. Ottimizzazione del sito web per i mercati internazionali: Il Digital TEM cura l’adattamento del sito web dell’azienda per renderlo accessibile e attraente per i consumatori esteri, gestendo aspetti come la localizzazione linguistica, l’ottimizzazione SEO per motori di ricerca esteri e l’integrazione di sistemi di pagamento internazionali.
  4. Gestione delle vendite su marketplace internazionali: Supporta l’azienda nell'ingresso e nella gestione delle vendite su piattaforme di e-commerce globali (come Amazon, Alibaba, eBay) e locali, ottimizzando la presenza dell'azienda su questi canali.
  5. Digital marketing per l’export: Elabora strategie di digital advertising (Google Ads, Facebook Ads, ecc.) mirate ai mercati esteri, gestisce campagne di social media marketing e sfrutta il content marketing per promuovere i prodotti su scala internazionale.
  6. Gestione dei canali digitali di vendita e logistica: Si occupa anche degli aspetti logistici legati alle vendite online internazionali, gestendo pagamenti, spedizioni, resi e altre questioni legate al commercio elettronico transfrontaliero.
  7. Monitoraggio e ottimizzazione delle performance digitali: Analizza i dati e le performance delle campagne digitali e delle vendite sui mercati esteri, ottimizzando costantemente le strategie per migliorare i risultati.
  8. Formazione interna: Forma il personale aziendale sulle best practice di internazionalizzazione digitale, sugli strumenti di gestione delle vendite online e sulle tecniche di digital marketing.

A cosa serve un Digital Temporary Export Manager?
Un Digital TEM serve principalmente a:
  1. Digitalizzare l'espansione internazionale: Aiuta le aziende a sfruttare le potenzialità del digitale per esportare i propri prodotti all’estero, riducendo i costi e accelerando i tempi di ingresso sui mercati.
  2. Sviluppare un canale di vendita online internazionale: Favorisce l’apertura di nuovi mercati attraverso piattaforme di e-commerce, canali social e marketplace digitali, senza la necessità di aprire sedi fisiche all’estero.
  3. Sfruttare le tecnologie digitali per aumentare le vendite: Grazie all’uso di strumenti digitali avanzati, il Digital TEM consente all’azienda di raggiungere clienti in tutto il mondo in maniera più efficace e mirata.
  4. Ridurre i costi di internazionalizzazione: Rispetto ai metodi tradizionali, il canale digitale permette di ridurre notevolmente i costi di espansione internazionale, poiché non richiede infrastrutture fisiche all’estero.

Perché una PMI italiana dovrebbe prendere un Digital Temporary Export Manager?Per una PMI italiana, ci sono diverse ragioni per cui può essere vantaggioso avvalersi di un Digital TEM:
  1. Espansione rapida e a costi ridotti: Sfruttare il digitale consente alle PMI di espandersi velocemente su più mercati contemporaneamente, senza sostenere i costi elevati legati alla creazione di filiali o reti di distribuzione fisiche.
  2. Aumento della visibilità internazionale: Il Digital TEM aiuta a migliorare la presenza del brand sui mercati esteri attraverso una forte strategia digitale, che include SEO internazionale, pubblicità online e social media.
  3. Accesso a nuovi canali di vendita: Per le PMI che vogliono vendere su marketplace internazionali o attraverso e-commerce diretto, il Digital TEM è in grado di gestire l’intero processo, facilitando l’accesso a clienti esteri.
  4. Superamento delle barriere logistiche: Gestire la logistica internazionale legata all'e-commerce può essere complesso. Un Digital TEM conosce le piattaforme, i fornitori e le soluzioni più efficienti per semplificare spedizioni, pagamenti e normative estere.
  5. Esperienza e competenze digitali specialistiche: Molte PMI non hanno internamente il know-how per affrontare il commercio digitale su scala globale. Un Digital TEM apporta le competenze necessarie per integrare i canali digitali con la strategia export dell'azienda.

Quando conviene prendere un Digital Temporary Export Manager?
Assumere un Digital TEM conviene nei seguenti casi:
  1. Quando si vuole espandere le vendite online all'estero: Se l’azienda ha già un e-commerce o intende svilupparne uno, e desidera espandersi a livello internazionale sfruttando le vendite online, il Digital TEM è fondamentale.
  2. Quando si vuole ridurre i costi di espansione internazionale: Il digitale offre un modo più economico e scalabile di entrare in nuovi mercati. Invece di investire in una rete fisica, un Digital TEM consente di testare nuovi mercati con investimenti contenuti.
  3. Quando si ha bisogno di una presenza immediata su marketplace globali: Se l’azienda vuole vendere su piattaforme come Amazon, eBay, o Alibaba, il Digital TEM ha l’esperienza per implementare e ottimizzare la presenza su questi canali.
  4. Quando si desidera promuovere i prodotti in modo mirato nei mercati esteri: Grazie a campagne pubblicitarie digitali mirate e ben segmentate, il Digital TEM può aiutare a raggiungere i clienti giusti nei paesi target, aumentando il ROI delle attività di marketing.
  5. Quando si vuole migliorare l'efficacia del sito web per i mercati esteri: L’ottimizzazione di un sito per diversi mercati internazionali richiede competenze tecniche specifiche. Il Digital TEM può garantire che il sito sia accessibile, veloce e ottimizzato per i motori di ricerca locali.

Conclusioni
​
Il Digital Temporary Export Manager è una figura chiave per le PMI italiane che desiderano sfruttare i canali digitali per internazionalizzarsi. Offre una soluzione flessibile e altamente specializzata per espandere le vendite all'estero utilizzando e-commerce, marketplace e strategie di marketing digitale. Soprattutto, permette di ridurre i costi e accelerare l’ingresso nei mercati internazionali, sfruttando le opportunità offerte dalle tecnologie digitali.

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Export Industria Tech

18/5/2024

 
Hello_Export_Settore_Tech
L'industria tecnologica si sviluppa rapidamente ogni giorno, offrendo nuove innovazioni e progetti rivoluzionari. 🌟
 
Quando il cambiamento tecnologico e il commercio internazionale si combinano, l'impatto può essere molto potente. Questa combinazione aumenta il ritmo dell'innovazione, l'adozione della tecnologia e la crescita economica. Tuttavia, può anche creare molte opportunità poiché costituisce una forza polarizzante sia all'interno che all'esterno tra i paesi. 🌍
 
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Sfruttare il marketing digitale per esportare

2/5/2024

 
Digital_Export

Nell'era digitale di oggi, le aziende possono sfruttare il marketing digitale per promuovere le proprie esportazioni e raggiungere un pubblico più ampio. 🌐 Il marketing digitale comprende molte tecniche e canali utilizzati per promuovere prodotti o servizi online. 📲

Principali vantaggi del Marketing Digitale:
Il marketing per la promozione delle esportazioni è la capacità di rivolgersi a un pubblico specifico. Con le piattaforme di social media come Linkedin, Facebook e Instagram, le aziende possono pubblicare annunci mirati che vengono mostrati agli utenti in base ai loro interessi, alla posizione e ad altre informazioni demografiche. Ciò consente alle aziende di raggiungere le persone giuste con i loro messaggi di marketing e aumentare le possibilità di generare contatti e vendite. 📊

Un altro vantaggio del marketing digitale per la promozione delle esportazioni è la capacità di monitorare e misurare i risultati. Con strumenti come Google Analytics 4, le aziende possono monitorare le visite al sito, le conversioni e altri parametri importanti che le aiutano a comprendere l'efficacia delle loro campagne di marketing. Questi dati possono quindi essere utilizzati per ottimizzare le campagne future e migliorare le prestazioni complessive. 📈

Il marketing digitale è diventato uno strumento essenziale per la promozione delle esportazioni. Sfruttando la potenza dei social media, dell’e-mail marketing, della SEO e di altre strategie di marketing digitale, le aziende possono espandere la propria portata e connettersi con potenziali clienti in tutto il mondo. 🚀

Ecco alcuni suggerimenti:
  • Sviluppa una forte presenza online 🏢
  • Utilizza l'e-mail marketing ✉️
  • Ottimizzazione per i motori di ricerca 🔍
  • Sfruttare la pubblicità sui social media 📣

La promozione delle esportazioni attraverso il marketing digitale è un aspetto importante per qualsiasi azienda che desideri espandere la propria portata oltre il mercato locale. Sviluppando una strategia di esportazione ben definita che tenga conto di ricerche di mercato, analisi della concorrenza, segmentazione della clientela, canali di distribuzione e finanziamenti all’esportazione, le aziende possono promuovere efficacemente i propri prodotti e servizi sui mercati esteri e raggiungere una crescita e un successo sostenibili. 🌍

Per ulteriori informazioni, contattate [email protected]. 📧
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