Differenze e vantaggi - Quale scegliere?Quando un'azienda decide di esportare i propri prodotti o servizi, spesso si trova a dover scegliere tra due figure professionali fondamentali: il Temporary Export Manager (TEM) e l’Agente di commercio.
Scopriamo assieme quali sono le differenze e qual'è la soluzione più adatta alla tua attività? Il ruolo del TEM e dell'Agente, due approcci diversi L’Agente di commercio è un intermediario che rappresenta i tuoi prodotti in un mercato estero, raccoglie gli ordini e li trasmette all'azienda. Non si occupa di strategie, né di aspetti logistici o burocratici. I clienti che porta rimangono sotto il suo controllo, il che significa che, se un giorno decidesse di smettere di collaborare con te, i clienti potrebbero seguirlo verso un altro fornitore. Il TEM è invece un professionista che lavora su misura per la tua azienda. Non solo individua nuovi clienti, ma crea un progetto strategico di internazionalizzazione che include analisi di mercato, gestione logistica, assistenza doganale e documentale, ricerca di distributori, ricerca di agenti esteri, segnalazioni bandi TEM e supporto post-vendita.I clienti acquisiti rimangono sempre all’azienda, garantendo una crescita stabile e duratura. Costi e remunerazione: provvigione o investimento strategico?
Cosa fa il TEM che l’agente non fa? Studio dei mercati esteri: il TEM analizza i paesi più adatti ai tuoi prodotti, individua le migliori opportunità e sviluppa un piano d’azione per entrare con successo nei mercati target. Strategia personalizzata: costruisce un percorso su misura, adattando l’approccio di vendita alle esigenze specifiche della tua azienda. Gestione operativa completa: segue la logistica, i trasporti, i corrieri internazionali, la documentazione doganale e tutto ciò che riguarda l’export, mentre l’agente si limita a raccogliere ordini. Assistenza post-vendita: il TEM aiuta la tua azienda a gestire eventuali problematiche con i clienti esteri, aumentando la fidelizzazione e riducendo il rischio di perdite commerciali. Indipendenza dai singoli intermediari: con un TEM, i contatti e i clienti restano di tua proprietà, mentre con un agente i clienti potrebbero essere vincolati a lui. Diversificazione dei canali di vendita: il TEM può affiancarti non solo nella vendita diretta, ma anche nella ricerca di distributori, partner locali o nella creazione di una rete di vendita strutturata. È bene precisare che per personalizzata si intende davvero personalizzata Anche se ad esempio, 10 aziende operano nello stesso settore, avranno sempre punti di forza e debolezza diversi. Questo significa che la stessa strategia e lo stesso portfolio clienti che hanno funzionato per un’azienda difficilmente funzioneranno per un’altra. Ecco perché è importante sviluppare un lavoro su misura, studiando attentamente le esigenze dell’azienda e costruendo un percorso specifico per il suo successo. Non esiste un progetto riciclabile: ogni impresa merita una strategia dedicata. Esempi concreti Esempio 1 – L’azienda che si affida a un agente: un produttore italiano di componenti industriali decide di esportare in Germania. Trova un agente locale che inizia a vendere i suoi prodotti a diversi clienti. Tuttavia, dopo 3 anni l’agente cambia fornitore e porta via tutti i clienti. L’azienda si ritrova senza una rete di vendita e deve ricominciare da zero. Esempio 2 – L’azienda che sceglie un TEM: una PMI italiana del settore metallurgico vuole espandersi in Francia, Svizzera e Spagna. Il TEM analizza il mercato, identifica i clienti potenziali, sviluppa una rete distributiva e si occupa della logistica e delle pratiche doganali. Dopo 3 anni, l’azienda ha un canale export autonomo, con clienti consolidati e processi ben definiti. Qual è la scelta giusta per la tua azienda? Se il tuo obiettivo è fare ordini immediati senza un piano strutturato, un agente potrebbe essere una soluzione semplice e senza costi fissi, se invece vuoi creare un export solido, scalabile e indipendente, investire in un TEM è la scelta più lungimirante. 📩 Vuoi internazionizzarti con una strategia personalizzata? Contattaci per scoprire come un TEM può fare la differenza per la tua azienda: [email protected] 🚀 I metalli si suddividono in due categorie principali: metalli ferrosi e metalli non ferrosi. I metalli ferrosi contengono ferro e sono noti per la loro resistenza e durabilità; esempi comuni includono acciaio, ghisa e ferro battuto. I metalli non ferrosi, invece, non contengono ferro e sono apprezzati per la loro leggerezza, resistenza alla corrosione e conducibilità; tra i più importanti troviamo alluminio, rame, zinco e titanio.
Quali sono i principali metalli esportati nel 2024? Tra i materiali più esportati troviamo:
I tre principali esportatori di metalli nel 2024:
I tre principali importatori di metalli nel 2024:
Opportunità in Europa: dove esportare?
Perché esportare i tuoi metalli?
Requisiti doganali per esportare metalli ferrosi e non ferrosi Per esportare metalli ferrosi e non ferrosi è fondamentale rispettare le normative doganali internazionali, alcuni passaggi chiave includono:
Alcune strategie per vendere all'estero
Conclusione Esportare metalli ferrosi e non ferrosi rappresenta un'opportunità di crescita per molte aziende, ma richiede conoscenza, strategia e conformità normativa, se vuoi ottimizzare il tuo processo di export e raggiungere nuovi mercati, contattaci oggi stesso per una consulenza personalizzata. 👉 Se produci e fornisci metalli ferrosi e non ferrosi, non restare indietro! Sappi che hai un sacco di opportunità all’estero. I tuoi competitor sicuramente lo stanno già facendo... e tu? 🔥 📩 Scrivi a [email protected] per ricevere supporto e scoprire come incrementare le tue esportazioni! Il Digital Temporary Export Manager (Digital TEM) è un professionista specializzato nell'internazionalizzazione digitale, che combina le competenze tradizionali di un Export Manager con una profonda conoscenza delle tecnologie digitali, degli strumenti di marketing online e delle piattaforme di e-commerce. Questa figura è particolarmente utile per le aziende che desiderano espandersi sui mercati internazionali sfruttando il canale digitale, vendendo online e promuovendo i propri prodotti attraverso strumenti digitali. Cosa fa il Digital Temporary Export Manager?Il Digital TEM svolge un insieme di attività mirate a favorire l’espansione internazionale di un’azienda utilizzando il canale digitale. Tra le sue principali mansioni ci sono:
A cosa serve un Digital Temporary Export Manager? Un Digital TEM serve principalmente a:
Perché una PMI italiana dovrebbe prendere un Digital Temporary Export Manager?Per una PMI italiana, ci sono diverse ragioni per cui può essere vantaggioso avvalersi di un Digital TEM:
Quando conviene prendere un Digital Temporary Export Manager? Assumere un Digital TEM conviene nei seguenti casi:
Conclusioni Il Digital Temporary Export Manager è una figura chiave per le PMI italiane che desiderano sfruttare i canali digitali per internazionalizzarsi. Offre una soluzione flessibile e altamente specializzata per espandere le vendite all'estero utilizzando e-commerce, marketplace e strategie di marketing digitale. Soprattutto, permette di ridurre i costi e accelerare l’ingresso nei mercati internazionali, sfruttando le opportunità offerte dalle tecnologie digitali. Vuoi saperne di più? 📌Scarica la guida su come diventare un Export Manager e comincia ad esportare La trovi qui Il Temporary Export Manager (TEM) è un professionista specializzato nel supportare le imprese nei processi di internazionalizzazione, con l'obiettivo di sviluppare e gestire le esportazioni. Lavora con un contratto a tempo determinato (da qui il termine "temporary"), generalmente su progetti specifici legati all'export, senza essere assunto stabilmente dall'azienda. Questa figura ha esperienza nel commercio internazionale, nella gestione dei mercati esteri e nelle strategie di sviluppo commerciale.
Cosa fa il Temporary Export Manager?Il TEM svolge una serie di compiti strategici e operativi per aiutare l'azienda a entrare in nuovi mercati esteri o rafforzare la propria presenza internazionale, tra cui:
A cosa serve un Temporary Export Manager? Un TEM serve principalmente a:
Perché una PMI italiana dovrebbe prendere un Temporary Export Manager? Per una PMI italiana, ci sono diversi motivi per cui potrebbe essere vantaggioso avvalersi di un TEM:
Quando conviene prendere un Temporary Export Manager? Assumere un TEM conviene nei seguenti casi:
Conclusioni Un Temporary Export Manager è una risorsa preziosa per le PMI che desiderano espandersi sui mercati internazionali ma non dispongono delle competenze o delle risorse interne per farlo. Assumere un TEM consente di approcciare l'internazionalizzazione con una strategia mirata, riducendo il rischio e massimizzando le opportunità di successo all'estero. Chi è già andato in Svizzera per motivi di lavoro, personali o di passaggio, ha necessariamente dovuto attraversare la dogana ed eventualmente subire un controllo. La protezione delle frontiere in Svizzera è molto severa e ha lo scopo di proteggere l'economia interna, in modo tale per cui determinati prodotti importati risultino meno competitivi rispetto a quelli nazionali. Tuttavia, la produzione interna non è sufficiente, rendendo la Svizzera il primo importatore al mondo di prodotti alimentari. In Svizzera vengono inoltre importate molte materie prime (petrolio, gas), metalli preziosi (ORO) e prodotti medici. In ogni caso le esportazioni svizzere sono più alte delle importazioni. La Svizzera, pur non volendo far parte dell'Unione Europea, ha stipulati accordi di libero scambio sia con tutti i paesi europei, sia con molti paesi extra-europei ed oltreoceano. Lo scopo degli accordi di libero scambio è quello di favorire il commercio tra i paesi sottoscrittori, favorendo quindi sia l'importazione che l'esportazione. Le merci devono essere originarie di uno degli Stati contraenti per poter beneficiare di un trattamento di origine preferenziale, cioè evitare di pagare i dazi o pagare dazi agevolati. L’origine preferenziale deve essere attestata da un certificato di circolazione delle merci (EUR.1, EUR.MED, EUR.1 CN) oppure da una dichiarazione d’origine. NELLA PRATICA: I dazi e le eventuali accise sono sempre a carico del cliente, il prodotto da importare diventa più competitivo in base alla presenza di:
ESEMPIO- IMPORTAZIONE VINO MADE IN ITALY: Produttore Italiano di Vino Rosso rispetta tutte le normative e certificazioni richieste ed esporta in Svizzera; l'importatore Svizzero pagherà il 7,7% di IVA sul valore indicato in fattura e 1,08 CHF (circa 1EUR) di dazi al litro. COME FACCIO A SAPERE LA PERCENTUALE DELL'IVA E DEL DAZIO? E' vero che è un problema dell'importatore, ma è altresì vero che personalizzare l'offerta del proprio prodotto tenendo conto di quali saranno le spese aggiuntive del vostro cliente, è un surplus. Sul sito della Tares (Tariffe doganali in Svizzera), come nel documento a titolo esemplificativo sotto riportato, è possibile calcolare tutte le spese; in caso di dubbi è possibile contattare uno spedizioniere o direttamente la dogana. Dopodiché organizzate il trasporto e consegnate la merce! FONTE DATI: SECO - Segreteria di Stato dell'economia della Confederazione Svizzera
FONTE DATI: OCSE - Osservatorio economico FONTE DATI: Camera di Commercio di Torino FONTE DATI: AELS (detta anche EFTA o AELE) - Associazione Europea di libero scambio |
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Nel mondo odierno, dove i mercati sono sempre più interconnessi, le aziende devono affrontare la sfida dell'espansione internazionale per restare competitive. L’Export Manager è il professionista che rende possibile questo passaggio, combinando competenze commerciali, conoscenze culturali e capacità logistiche. Questo eBook ti guiderà alla scoperta del ruolo dell’Export Manager, spiegando le sue responsabilità, i percorsi di formazione e le competenze necessarie per costruire una carriera di successo.
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