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I segreti dell'Export

Come esportare in Messico: guida pratica per le PMI italiane

23/6/2025

 
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​Il Messico è una delle economie più dinamiche dell’America Latina, con oltre 130 milioni di abitanti, una posizione strategica tra Stati Uniti e Sud America, e accordi commerciali preferenziali con decine di paesi.
Per le imprese italiane, rappresenta un mercato ricco di opportunità.
Ma per esportare in Messico in modo serio e profittevole, servono attenzione, preparazione e un approccio operativo. Vediamo come fare.

Perché esportare in Messico?
Ecco 5 motivi per cui il Messico è una destinazione interessante per l’export italiano:
  • Crescita industriale: automotive, edilizia, arredamento, alimentare e packaging in espansione
  • Accordi di libero scambio: tra cui il T-MEC (ex NAFTA), UE-Messico e molti altri
  • Domanda crescente di Made in Italy: soprattutto nel lusso accessibile, design, tecnologia e meccanica
  • Sistema logistico efficiente: porti, aeroporti, collegamenti con USA e Sud America
  • Mercato stabile e giovane: la media d’età è sotto i 30 anni, con crescente classe media urbana

Documentazione e requisiti per esportare in Messico
1. Documenti doganali
  • Fattura commerciale in inglese o spagnolo
  • Packing list
  • Certificato di origine (preferibilmente con EUR.1)
  • Dichiarazione di libera esportazione
  • Codice HS corretto e dettagliato
  • Dichiarazioni specifiche (es. prodotti chimici, cosmetici, alimentari)
2. Identificativo fiscale del destinatario
Dal 2025 è obbligatorio indicare sempre:
  • Tax ID (RFC/CURP)
  • Email e numero di telefono
    Senza questi dati, la merce può essere bloccata in dogana.
3. Limiti e soglie
  • Fino a US$2.500 si applica un’imposta fissa del 19%
  • Oltre i US$1.000, il destinatario deve essere registrato presso la dogana messicana (Padron de Importador)
  • Prodotti soggetti ad antidumping o compensativi (es. calzature cinesi) richiedono sempre sdoganamento formale

Strategie per entrare nel mercato messicano
🔹 Adattare il prodotto
Valuta lingua, packaging, colori, materiali,il Messico ha gusti locali ma apprezza lo stile europeo.
🔹 Trovare un partner locale
Un distributore o importatore può aiutare a superare le barriere burocratiche e logistiche.
🔹 Presenziare alle fiere
Città del Messico, Guadalajara e Monterrey ospitano eventi settoriali importanti (es. Expo Nacional Ferretera, Expo Beauty Show, etc.)
🔹 Investire nella relazione
Nel mondo latino, contano ancora fiducia, conoscenza personale e cura della relazione.

Cross cultural: trattative e comunicazione
Per vendere in Messico serve empatia, presenza e tatto.
Alcuni consigli:
  • Il tempo è flessibile: non aspettarti risposte immediate o trattative lampo
  • Evita formalismi eccessivi ma rispetta la gerarchia aziendale
  • Meglio incontrarsi di persona almeno una volta, stringersi la mano e guardarsi negli occhi
  • L’umorismo e la cortesia sono leve preziose nella trattativa

Conclusione
Il Messico è una porta d’accesso straordinaria per tutto il continente americano. Ma per entrare davvero, serve preparazione, pazienza e il giusto supporto operativo.
Hai un prodotto valido e vuoi capire se può funzionare in Messico?
📩 Scrivi a [email protected]
Con il nostro Progetto Export ti aiutiamo a sviluppare una strategia su misura, trovare partner seri e affrontare senza errori la parte doganale, logistica e culturale.

Come trovare nuovi clienti esteri per la tua azienda in Piemonte

26/5/2025

 
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Introduzione all’export operativo
Esportare non significa semplicemente spedire all’estero o aggiungere un sito in inglese.
Significa costruire una strategia commerciale internazionale, con azioni mirate per generare contatti qualificati, avviare trattative e concludere vendite con clienti reali.
L’export operativo è questo: un approccio concreto e misurabile, fatto di strumenti, azioni, follow-up e risultati.

Molte imprese piemontesi hanno prodotti eccellenti ma faticano a uscire dai confini italiani perché manca il tempo, il personale o il metodo per affrontare l’internazionalizzazione. È qui che entra in gioco la figura del consulente export: una risorsa esterna che porta esperienza, contatti e operatività senza pesare sull’organico.

I vantaggi per le PMI piemontesi
Un’azienda piemontese che sceglie di attivare un progetto di export operativo ottiene diversi vantaggi strategici:
  • Identifica i mercati giusti, basandosi su dati, richieste di mercato e compatibilità di prodotto
  • Crea una rete commerciale, strutturata con distributori, buyer o clienti diretti all’estero
  • Aumenta la marginalità, aprendosi a mercati meno saturi e con maggior valore percepito
  • Diversifica il fatturato, riducendo la dipendenza dal mercato italiano
  • Ottimizza la propria offerta, adattando listini, schede tecniche, materiali commerciali e contratti al contesto internazionale
  • Evita errori costosi, grazie a una gestione precisa di documentazione, trasporto, dazi e normative estere
Tutto questo senza dover assumere un export manager a tempo pieno: il consulente export in Piemonte, con esperienza sul campo, può affiancare l’azienda anche solo per il periodo necessario a strutturare la fase iniziale o far ripartire un progetto fermo.

Come funziona un percorso di export operativo
Un vero percorso operativo inizia sempre da un’analisi:
  • cosa produce l’azienda
  • a chi potrebbe servire
  • in quali paesi c’è richiesta
  • come si può vendere (distributori, fiere, B2B diretto, e-commerce, ecc.)
Da lì si costruisce:
  1. il materiale export: cataloghi, listini, profili aziendali, sito in lingua
  2. la strategia commerciale: mercati target, canali prioritari, primi passi concreti
  3. la ricerca contatti: database, azioni commerciali, follow-up
  4. la gestione delle trattative: offerte, prezzi export, termini di pagamento, logistica
  5. la formalizzazione: contratti, incoterms, documentazione doganale, conformità
Il tutto con report regolari, obiettivi chiari e una presenza concreta, non solo consulenziale.

Chi può farlo
Il servizio è pensato per:
  • PMI che non hanno ancora esportato e vogliono iniziare con un metodo
  • aziende che hanno già fatto export ma in modo disorganizzato e poco redditizio
  • imprenditori che non vogliono perdere tempo con tentativi a vuoto
  • realtà che vogliono farsi conoscere all’estero, anche senza partecipare subito a fiere costose

Conclusione
Trovare clienti esteri non è una questione di fortuna o di taglia aziendale. È una questione di approccio, costanza e metodo.
L’export non si improvvisa, ma se affrontato bene può diventare una delle leve di crescita più importanti per la tua impresa.
​
📩 Richiedi la tua consulenza gratuita
Scrivici a [email protected]
e scopri il nostro Progetto Export pensato per PMI piemontesi come la tua, che vogliono crescere all’estero partendo da azioni concrete, strumenti giusti e obiettivi chiari.

Cosa significa esportare, davvero

16/5/2025

 
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​Molti pensano che esportare significhi semplicemente vendere all’estero.
In realtà, esportare è un processo ben più profondo. È una strategia, un’evoluzione aziendale, una palestra che ti obbliga a fare le cose bene.
E soprattutto: non si improvvisa.

Esportare non è (solo) spedire o vendere all'estero
Chi esporta con successo lo sa:
✔️ Non basta una traduzione in inglese
✔️ Non basta spedire un pallet 
✔️ Non basta rispondere a un’email con un listino in euro

Esportare significa preparare l’azienda ad affrontare un mercato estero, capirne le regole, la cultura, i vincoli, le opportunità.

Cosa comporta esportare?
Ecco cosa vuol dire davvero:
  1. Studiare i mercati target
    Dove c’è domanda? Dove il mio prodotto può funzionare? Quali sono i concorrenti? Le barriere?
  2. Adattare comunicazione e offerta
    Il sito, le schede tecniche, il catalogo, i prezzi: tutto deve parlare la lingua (vera) del mercato di destinazione.
  3. Preparare la documentazione
    DDT, packing list, codici HS, certificati d’origine, dichiarazioni CE, etichettature specifiche, logistica e Incoterms.
  4. Costruire relazioni e fiducia
    All’estero si vende quando sei affidabile, non quando sei solo economico, la relazione viene prima del prezzo.
  5. Avere un referente interno o esterno
    Se nessuno in azienda segue l’export in modo continuo, l’estero non crescerà mai in modo stabile.

Esportare è anche cambiare approccio mentale
  • è uscire dalla logica “consegno domani” e pianificare
  • è imparare a vendere con altri strumenti
  • è smettere di subire il mercato interno e iniziare a scegliere dove crescere
  • è mettere ordine in casa propria per farsi trovare pronti

Ma quindi... chi può esportare?
Non servono fatturati milionari.
Serve volontà, metodo e costanza.
Esportano con successo anche aziende piccole, artigiane, di nicchia.
Chi ha prodotto, visione e voglia di imparare può esportare, e crescere.

Conclusione
Esportare è molto più che spedire o vendere all'estero una tantum.
È fare un passo in avanti come azienda, come imprenditore, come squadra.
E farlo con la consapevolezza che non serve partire da tutto, ma serve partire bene.
📩 Vuoi iniziare a esportare con metodo, senza perdere tempo in tentativi improvvisati?
Scrivici a [email protected]
Con il nostro Progetto Export ti aiutiamo a capire da dove partire, cosa serve davvero e come iniziare a vendere all’estero con una strategia concreta e sostenibile.

✨ E se vuoi capire meglio cosa fa un export manager, e come si costruisce un vero progetto internazionale, dai un’occhiata anche al nostro ebook dedicato: lo trovi nella sezione E-BOOK, ed è un ottimo punto di partenza per orientarti con le idee chiare.

Come esportare in Giappone

30/4/2025

 
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Esportare in Giappone nel 2025 rappresenta un'opportunità significativa per le aziende italiane, grazie alla reputazione del Made in Italy e alla domanda crescente di prodotti di alta qualità.
Ma come sempre  è importante comprendere le specificità del mercato giapponese, sia in termini normativi che culturali, prima di iniziare!

Requisiti documentali per l'esportazione in Giappone
Per esportare in Giappone, è necessario preparare una serie di documenti fondamentali:
  • Dichiarazione di esportazione: documento doganale che attesta l'uscita delle merci dal paese di origine.​
  • Fattura commerciale: dettaglia il contenuto, il valore e le condizioni di vendita delle merci.​
  • Packing list: elenco dettagliato dei colli e del loro contenuto.​
  • Polizza di carico o lettera di vettura aerea: documento di trasporto emesso dal vettore.​
  • Certificato di origine: necessario per beneficiare di tariffe preferenziali (EUR1 - approffondisci qua)​
  • Licenza di esportazione: richiesta per determinate categorie di prodotti.​
  • Certificato di assicurazione: attesta la copertura assicurativa delle merci durante il trasporto.​

È importante notare che alcuni prodotti, come alimenti, apparecchiature elettriche e materiali da imballaggio, sono soggetti a regolamentazioni specifiche e possono richiedere ulteriori certificazioni o approvazioni. ​

Aspetti culturali nel business con il Giappone
La cultura aziendale giapponese è caratterizzata da formalità e rispetto delle gerarchie.
​Alcuni consigli utili includono:​
  • Scambio di biglietti da visita: utilizzare entrambe le mani e mostrare rispetto esaminando il biglietto ricevuto.​
  • Comunicazione: evitare confronti diretti; preferire un approccio indiretto e armonioso.​
  • Puntualità: essere sempre puntuali agli appuntamenti.​
  • Abbigliamento: optare per un abbigliamento formale e conservatore.​
  • Regali: sono comuni nelle relazioni d'affari; scegliere regali appropriati e di qualità.​

Comprendere e rispettare queste norme culturali può facilitare le relazioni commerciali e contribuire al successo delle trattative. ​

Conclusione
Esportare in Giappone richiede una preparazione accurata, sia dal punto di vista documentale che culturale. Le aziende italiane possono trarre vantaggio dalla reputazione del Made in Italy, ma è essenziale adattarsi alle specificità del mercato giapponese per avere successo.
Lo sapevi ad esempio che il colore preferito in Giappone è il rosso?


Hai bisogno di supporto per organizzare l’export dei tuoi prodotti in Giappone?
Scrivici a [email protected]: ti aiutiamo a pianificare ogni passaggio, dalla burocrazia alla comunicazione interculturale.​

Esportare in Messico - Novità doganali 2025

1/2/2025

 
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Messico 2025: nuove regole per esportare senza intoppi!
Dal 1° gennaio 2025, il governo messicano ha introdotto nuove normative per lo sdoganamento delle spedizioni di basso valore (SAT Regulations – 2025 General Foreign Trade Rules).
Questi cambiamenti hanno un impatto significativo sugli esportatori, quindi vediamo insieme le novità principali!

Cosa cambia?
  1. Informazioni obbligatorie per tutte le spedizioni
    • Ora è necessario fornire l'identificativo fiscale del destinatario/importatore (Tax ID/RFC, Personal ID/CURP o, per gli stranieri, Foreign Tax ID/Personal ID).
    • L’indirizzo email e il numero di telefono del destinatario sono obbligatori per tutte le spedizioni, indipendentemente dal valore.
  2. Nuove soglie di valore e obblighi per gli importatori
    • Fino a US$1.000: è sufficiente la procedura semplificata.
    • Oltre US$1.000: il destinatario/importatore deve essere registrato presso la Dogana tramite il "Padron de Importador", che richiede l’intervento di un broker doganale.
    • Eliminazione della procedura semplificata per spedizioni tra US$2.500 e US$5.000: ora devono seguire il processo formale.
  3. Nuova aliquota fiscale globale
    • Tutte le spedizioni con un valore fino a US$2.500 saranno soggette a una tassa globale del 19%, che include IVA e dazi.
  4. Attenzione alle merci soggette a dazi antidumping e compensativi (AD/CVD)
    • Alcuni prodotti, come le calzature di origine cinese, richiedono sempre uno sdoganamento formale, indipendentemente dal valore della spedizione.
    • La lista completa delle merci soggette a dazi speciali è disponibile nei documenti governativi ufficiali.

Come evitare problemi doganali?
Se vuoi che la tua merce arrivi senza intoppi:
  • Fornisci documenti chiari e completi, inclusa la descrizione dettagliata della merce. Le descrizioni generiche non saranno accettate!
  • Assicurati che il destinatario sia registrato se la spedizione supera i US$1.000.
  • Verifica se il tuo prodotto è soggetto a restrizioni o dazi speciali.

Perché queste novità sono un’opportunità?
Questi cambiamenti impongono più regole, ma permettono anche una maggiore trasparenza e prevedibilità nei processi doganali.
​Se esporti prodotti come cosmetici o altri beni di consumo, ora hai linee guida più chiare per operare senza rischi di ritardi o blocchi.

Se vuoi saperne di più e ridurre al minimo i rischi di problemi doganali, contattaci subito!
Scrivi a [email protected]
(Fonti: SAT, Governo Messicano)
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