La marcatura CE è obbligatoria per molti prodotti venduti nell’Unione Europea. Essa rappresenta una dichiarazione del fabbricante che il prodotto è conforme alle normative europee in materia di sicurezza, salute e protezione ambientale.
Quali prodotti necessitano della marcatura CE? Alcuni esempi di categorie di prodotti che richiedono la marcatura CE sono:
Come ottenere la marcatura CE? Per ottenere la marcatura CE, il fabbricante deve seguire questi passaggi:
Chi verifica la conformità? Esistono organismi notificati accreditati dall’UE che possono certificare la conformità dei prodotti. Alcuni prodotti richiedono l’intervento obbligatorio di questi enti, mentre per altri è sufficiente un’autodichiarazione da parte del fabbricante. L’elenco degli organismi notificati è disponibile nella banca dati NANDO della commissione europea, consultabile online. Cosa succede in caso di non conformità? Se un prodotto non rispetta le normative europee, le autorità possono:
💡 Vuoi esportare/importare in sicurezza? Contattaci a [email protected] per sapere come ottenere la marcatura CE. L’Unione Europea applica rigidi controlli doganali sui prodotti importati, soprattutto per quelli soggetti a marcatura CE. Un’azienda che sopratutto importa deve comprendere le normative vigenti e le procedure di verifica per evitare blocchi doganali o sanzioni.
Chi effettua i controlli? L’agenzia delle accise, dogane e monopoli (ADM) suddivide le attività di controllo in due aree principali:
Quando un prodotto viene bloccato in dogana? Il regolamento (UE) 1020/2019 stabilisce che le autorità doganali possono sospendere lo svincolo delle merci nei seguenti casi:
Come garantire la conformità? Per evitare problemi, l’azienda importatrice deve:
Se un prodotto non è conforme, può essere rispedito al paese di origine o, nei casi più gravi, distrutto. Per evitare questi scenari, è fondamentale una preparazione accurata prima della spedizione. 💡 Vuoi esportare senza problemi? Scrivici a [email protected] per una consulenza personalizzata. Ora che hai compreso l’importanza della DLI - Dichiarazione di Libera Importazione nell'articolo precedente, è utile approfondire le varie voci presenti nel documento per assicurarti che sia compilato correttamente.
Le principali voci della Dichiarazione
Conclusione: Compilare correttamente la Dichiarazione di Libera Importazione è obbligatorio per garantire il rispetto delle normative e semplificare le operazioni di import/export. Per supportarti al meglio, puoi scaricare qui un modello in word da personalizzare in base alle tue esigenze. Se hai dubbi sulla corretta compilazione o vuoi assicurarti che il tuo documento sia conforme alle normative aggiornate, contatta [email protected]. Se operi nel settore dell’import/export, avrai sicuramente sentito parlare della Dichiarazione di Libera Importazione. Questo documento è obbligatorio e necessario per attestare che le merci importate non sono soggette a particolari restrizioni normative, garantendo così una maggiore fluidità nelle operazioni doganali.
Cos’è la Dichiarazione di Libera Importazione? La Dichiarazione di Libera Importazione attesta che i prodotti descritti non rientrano in specifiche categorie di merci soggette a restrizioni o regolamentazioni particolari. In altre parole, con questo documento si conferma che la merce non è vincolata a licenze di esportazione e non viola alcuna normativa internazionale. Quando è necessaria? La Dichiarazione di Libera Importazione è obbligatoria in tutte le operazioni commerciali internazionali non UE, specialmente quando si importano beni che potrebbero essere soggetti a regolamenti ambientali, sanitari o di sicurezza. I vantaggi della dichiarazione:
Per facilitare il tuo lavoro, puoi scaricare un fac-simile della Dichiarazione di Libera Importazione 2025 e adattarlo alle tue esigenze. Se hai ancora dei dubbi, scrivi a [email protected]. (Fonti: Regolamenti UE, Agenzie Doganali Internazionali) Ps. Se vuoi un approfondimento sulle voci come Y824, Y923 e Y935 leggi il seguente articolo. Dichiarazione di Libera Esportazione: tutto quello che devi sapere per esportare Extra UE!
Esportare fuori dall'Unione Europea? Attenzione ai documenti! Per evitare blocchi doganali e garantire una spedizione fluida, è fondamentale compilare correttamente la Dichiarazione di Libera Esportazione (DLE). Ecco tutto quello che devi sapere per non farti cogliere impreparato. Cos’è la Dichiarazione di Libera Esportazione? La DLE è un documento obbligatorio che attesta che la merce spedita non è soggetta a restrizioni all'esportazione, deve essere compilata e sottoscritta dall’esportatore per ogni spedizione destinata ai Paesi Extra UE. Novità Importanti Per agevolare lo sdoganamento, è ora disponibile una nuova versione della DLE con:
La Fattura: un documento essenziale Ogni esportazione deve essere accompagnata da una fattura, che può essere:
Perché questa dichiarazione è così importante? Evita ritardi nello sdoganamento, garantisce la conformità con le regolamentazioni internazionali e protegge da sanzioni e blocchi alle frontiere. Vuoi esportare senza stress? Assicurati di avere tutti i documenti in regola! Richiedi subito l'ultima versione della Dichiarazione di Libera Esportazione al tuo spedizioniere o scrivimi a [email protected] e spedisci con tranquillità. (Fonti: Regolamenti UE, Agenzie Doganali Internazionali) Messico 2025: nuove regole per esportare senza intoppi!
Dal 1° gennaio 2025, il governo messicano ha introdotto nuove normative per lo sdoganamento delle spedizioni di basso valore (SAT Regulations – 2025 General Foreign Trade Rules). Questi cambiamenti hanno un impatto significativo sugli esportatori, quindi vediamo insieme le novità principali! Cosa cambia?
Come evitare problemi doganali? Se vuoi che la tua merce arrivi senza intoppi:
Perché queste novità sono un’opportunità? Questi cambiamenti impongono più regole, ma permettono anche una maggiore trasparenza e prevedibilità nei processi doganali. Se esporti prodotti come cosmetici o altri beni di consumo, ora hai linee guida più chiare per operare senza rischi di ritardi o blocchi. Se vuoi saperne di più e ridurre al minimo i rischi di problemi doganali, contattaci subito! Scrivi a [email protected] (Fonti: SAT, Governo Messicano) Argentina 2025: nuove regole per esportare senza intoppi!
Dal 3 dicembre 2024, l'Autorità Doganale Argentina (ARCA) ha introdotto importanti aggiornamenti sulle procedure di importazione, per chi esporta verso questo mercato, ci sono ottime notizie: più flessibilità e meno burocrazia per le spedizioni di basso valore! Cosa cambia?
Come evitare ritardi doganali? Se vuoi che la tua merce arrivi senza intoppi:
Se esporti cosmetici o altri beni, hai più margine per operare in modo snello ed efficace. Se vuoi saperne di più e ridurre al minimo i rischi di blocchi in dogana, contattaci subito! Scrivi a [email protected] (Fonti: ARCA, Governo Argentino) Il campo della facilitazione del commercio esamina i miglioramenti operativi nell'interazione tra imprese, governo e i relativi costi delle transazioni, le attività doganali sono generalmente svolte da esperti specializzati, ma una buona preparazione può aiutarti a evitare ritardi e frustrazioni inutili.
Ecco alcune best practice che puoi seguire oggi per rendere le transazioni più fluide: 📦 Seleziona le tue merci 📝 Assicurati che le tue merci siano soggette a regolamentazioni governative e a quali (potenzialmente diverse tra paese e paese, anche se facenti parti di una stessa comunità come ad esempio quella europea o quella americana) 💵 Paga i dazi doganali Lo spedizioniere doganale lavorerà con te per verificare la completezza e il dettaglio dei documenti e delle licenze nella dichiarazione doganale. Si assicurerà anche che il corretto tariffario doganale sia pagato e ti aiuterà a: 1️⃣ Controllare la classificazione e la valutazione delle tue merci e assicurarti che siano utilizzati i codici delle merci corretti. 2️⃣ Comunicare con agenzie governative e autorità doganali per tuo conto. Per favore, non esitare a cercare consiglio quando ne hai bisogno. La consulenza di esperti è il primo passo per esportare o importare senza problemi. Fa parte di una buona pianificazione e quindi di un'implementazione ideale fino a raggiungere l'obiettivo desiderato. Per ulteriori informazioni, contatta [email protected]. 📧 Le dogane hanno un impatto significativo sul successo delle aziende nel commercio internazionale. 🛃 La conformità alle normative doganali evita sanzioni e ritardi, garantendo così una catena di approvvigionamento efficiente e la soddisfazione del cliente. ✅
Una procedura doganale corretta e la corretta classificazione delle merci sono cruciali per la gestione dei costi. 💼 Le aziende che dichiarano correttamente le loro merci evitano costi superflui e possono beneficiare degli accordi commerciali. 💰 Ecco alcuni aspetti fondamentali per gli importatori ed esportatori al fine di garantire la conformità doganale:
Una gestione corretta delle procedure doganali è essenziale per le aziende che operano a livello internazionale. 🌐 Questo include la determinazione del codice tariffario doganale corretto, il calcolo accurato dei dazi doganali, la presentazione dei documenti doganali necessari e l'attuazione coscienziosa delle procedure doganali stabilite. 📦 Questi passaggi sono necessari per rispettare le normative applicabili e per garantire un commercio transfrontaliero fluido. Per la conformità doganale, le aziende possono fare affidamento sui siti web delle autorità doganali. 🌐 Ricorda, la conformità evita conseguenze legali e consente alle aziende di raggiungere il loro pieno potenziale internazionale. 🚀 Per ulteriori informazioni, contattate [email protected] 📧 Chi è già andato in Svizzera per motivi di lavoro, personali o di passaggio, ha necessariamente dovuto attraversare la dogana ed eventualmente subire un controllo. La protezione delle frontiere in Svizzera è molto severa e ha lo scopo di proteggere l'economia interna, in modo tale per cui determinati prodotti importati risultino meno competitivi rispetto a quelli nazionali. Tuttavia, la produzione interna non è sufficiente, rendendo la Svizzera il primo importatore al mondo di prodotti alimentari. In Svizzera vengono inoltre importate molte materie prime (petrolio, gas), metalli preziosi (ORO) e prodotti medici. In ogni caso le esportazioni svizzere sono più alte delle importazioni. La Svizzera, pur non volendo far parte dell'Unione Europea, ha stipulati accordi di libero scambio sia con tutti i paesi europei, sia con molti paesi extra-europei ed oltreoceano. Lo scopo degli accordi di libero scambio è quello di favorire il commercio tra i paesi sottoscrittori, favorendo quindi sia l'importazione che l'esportazione. Le merci devono essere originarie di uno degli Stati contraenti per poter beneficiare di un trattamento di origine preferenziale, cioè evitare di pagare i dazi o pagare dazi agevolati. L’origine preferenziale deve essere attestata da un certificato di circolazione delle merci (EUR.1, EUR.MED, EUR.1 CN) oppure da una dichiarazione d’origine. NELLA PRATICA: I dazi e le eventuali accise sono sempre a carico del cliente, il prodotto da importare diventa più competitivo in base alla presenza di:
ESEMPIO- IMPORTAZIONE VINO MADE IN ITALY: Produttore Italiano di Vino Rosso rispetta tutte le normative e certificazioni richieste ed esporta in Svizzera; l'importatore Svizzero pagherà il 7,7% di IVA sul valore indicato in fattura e 1,08 CHF (circa 1EUR) di dazi al litro. COME FACCIO A SAPERE LA PERCENTUALE DELL'IVA E DEL DAZIO? E' vero che è un problema dell'importatore, ma è altresì vero che personalizzare l'offerta del proprio prodotto tenendo conto di quali saranno le spese aggiuntive del vostro cliente, è un surplus. Sul sito della Tares (Tariffe doganali in Svizzera), come nel documento a titolo esemplificativo sotto riportato, è possibile calcolare tutte le spese; in caso di dubbi è possibile contattare uno spedizioniere o direttamente la dogana. Dopodiché organizzate il trasporto e consegnate la merce! FONTE DATI: SECO - Segreteria di Stato dell'economia della Confederazione Svizzera
FONTE DATI: OCSE - Osservatorio economico FONTE DATI: Camera di Commercio di Torino FONTE DATI: AELS (detta anche EFTA o AELE) - Associazione Europea di libero scambio Carnet ATA - Convenzione di InstabulCredit photo: ICC Quatar La Convenzione sull'ammissione temporanea firmata a Istanbul il 26 giugno 1990 ha fornito un mezzo per riunire e semplificare i vari strumenti che disciplinano l'ammissione temporanea già esistenti a quel tempo. La Convenzione prevede la libera circolazione delle merci attraverso le frontiere e la loro ammissione temporanea in un territorio doganale con esenzione da dazi e tasse. Richiede inoltre alle parti contraenti di accettare il carnet ATA, detto anche Passaporto delle merci, un documento doganale internazionale che assicura, attraverso un sistema di garanzia internazionale, il pagamento di dazi e tasse in caso di vendita. Per cui, le merci che devono essere introdotte in un paese per determinati motivi specifici (un'esposizione, una dimostrazione commerciale, una missione umanitaria, ecc.) sono esenti da dazi doganali a condizione espressa che vengano riesportate entro 12 mesi. Questa è la cosiddetta procedura di ammissione temporanea. Con questo sistema la comunità imprenditoriale internazionale gode di una notevole semplificazione delle formalità doganali in quanto il carnet ATA funge anche da dichiarazione di merci in esportazione, transito e importazione. Il carnet ATA è oggi il documento più utilizzato dalla comunità imprenditoriale per le operazioni internazionali che prevedono l'ammissione temporanea di merci. Attualmente questa convenzione è stata sottoscritta da 71 stati, evidenziati in blu nell'immagine sovrastante Gli strumenti più importanti coperti dalla Convenzione di Istanbul oltre al carnet ATA (per le merci), prevede il carnet CPD (per i veicoli), anch'esso un documento standardizzato utilizzato dai servizi doganali per controllare le ammissioni temporanee. CURIOSITA': L'acronimo ATA è l'unione dei termini francesi e inglesi Admission Temporaire e Temporary Admission. FONTE: ADM -Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli
FONTE: WCO - World Customs Organization FONTE: EURO LEX - Regolamento (CEE) n. 2454/93 - Articolo 797 (capitolo 2) "La carta vale più della vita di un cristiano" - proverbio popolareTra i documenti che vengono richiesti durante il processo di sdoganamento troviamo la dichiarazione di libera importazione. Deve essere redatta a cura della ditta importatrice e ha un aspetto come sotto indicato. Trattasi di un'autocertificazione dove si dichiara che la merce importata non è illegale e/o proviene da un paese soggetto a controlli restrittivi delle esportazioni di prodotti e tecnologie. Secondo il linguaggio doganale la lettera "Y" indica che il dato di cui trattasi è richiesto per la dichiarazione o il regime descritto. Attualmente ci sono 999 articoli massimi per le dichiarazioni (contro 40 singoli in passato) Ad esempio la voce Y923 indica il bene importato non rientra nella categoria dei rifiuti e agenti inquinanti, mentre la voce Y935 indica che la merce non è proveniente dalla Siria.
FONTE: ADM Agenzia delle dogane e dei Monopoli
Gli scambi commerciali tra i paesi facenti parte dell'Unione Europea sono esenti dal passaggio delle merci attraverso le dogane e esenti dazi, mentre l'iva deve essere versata nel paese di destinazione finale. Gli scambi commerciali tra paesi non facenti parte dell'Unione Europea devono obbligatoriamente attraversare la dogana del paese esportatore e la dogana del paese importatore, i dazi dipendono dagli accordi commerciali tra i due paesi. Al passaggio della dogana, il doganiere produce la bolla doganale che ha sempre lo stesso aspetto dell'immagine sotto riportata (può essere in multilingua, ma i punti sono sempre uguali). All'interno della bolla doganale vengono indicati tutti i dati relativi alla merce, ossia i dati del mittente, del destinatario, del paese dell'origine della merce, la descrizione e i dettagli tecnici (peso, dimensioni) In fondo alla bolletta doganale viene indicato un codice di svincolo che attesta che l'iva è stata versata in dogana. Esistono dogane europee dove è possibile far transitare le merci e versare l'iva in un secondo momento. L'iva in ogni caso deve sempre essere versata per rendere valida la merce. Può capitare che in fase di sdoganamento ci siano dei controlli più approfonditi da parte della guardia di finanza, questa operazione rallenta lo sdoganamento di qualche ora e ha un costo aggiuntivo. Questi controlli sono necessari per contrastare le attività illecite, quali il commercio di prodotti nocivi o pericolosi per la salute e l'ambiente, i commerci illegali di animali, la lotta contro la criminalità organizzata. Un bravo e onesto esportatore non ha nulla da temere. FONTE: MEF Dipartimento delle Finanze
FONTE: Documentazione Economica e Finanziaria FONTE: ADM Agenzia delle dogane e dei Monopoli FONTE: Sito ufficiale dell'Unione Europea |
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